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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

IL CICLO DELLA VITA di Franco Dino Lalli

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IL CICLO DELLA VITA di Franco Dino Lalli Dopo la fatica estiva e il sacrificio del grano, dopo quello dell'uva e degli altri frutti, arrivavano le nebbie e le piogge di novembre, anticipatrici del freddo invernale e del gelo. Con ritmi cadenzati, le lacrime della terra scandivano il riposo vegetativo e gli ultimi sacrifici: la raccolta delle foglie, dei rami e delle piante abbattute per il focolare, l'aratura e la semina con il suo carico di speranza e di trepidazione che ciò comportava. Si preparava così la vita al lungo sonno invernale fatto di attese e di silenzi, d'intimità domestiche e di riposi. Il riposo vegetativo, come quasi una sorta di preannunzio, era anticipato dai giorni del ricordo e della pietà. Giungeva, cioè, il periodo dei morti e i giorni ad essi dedicati. Il ricordo e la presenza dei defunti erano vissuti quasi quotidianamente (e sarebbe importante indagarne le forme e i contenuti) nella cultura contadina, ma, nei primi giorni di novembre, le forme di c

IL CRISANTEMO

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Post Ivana Fiordigigli Due Novembre, Commemorazione dei Defunti. Franco Dino Lalli dà alcune notizie sul caratteristico fiore offerto per adornare le tombe dei nostri cari e il cimitero. IL CRISANTEMO, il fiore dei morti, il fiore dell’immortalità di Franco Dino Lalli Il crisantemo è, per antonomasia, il fiore dei morti. Fiorisce, infatti, in autunno, prima della Commemorazione dei Defunti ed è diventato omaggio tradizionale per questa ricorrenza significativa. Nonostante siano associati ad una così triste occasione, essi sono fiori che regalano colori luminosi e pieni di gioia: infatti il loro nome, dal latino chrysantemum, deriva dal greco chrysos , oro e anthemon , fiore. Sono stati introdotti in Europa fin dal XVII secolo, ma fu solo nel secolo XIX che si propagò la loro fortuna e vennero utilizzati nei salotti come fiori adatti. Il crisantemo è originario della Cina. All’inizio del IV secolo giunse, attraverso la Corea, in Giappone e fu denominato kiku . Qui si propagò una sua v

La torchiatura di Giancaterino Gualtieri

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Post Ivana Fiordigigli Brano inviato da Franco Dino Lalli  per proseguire nella descrizione del ciclo di lavoro riguardante l'uva, dalla vendemmia alla produzione del vino. La torchiatura delle vinacce di Giancaterino Gualtieri  E mentre le donne spengono il fuoco e tolgono le caldaie, provvedono alla loro pulizia e ritornano al trantran quotidiano, in cantina gli uomini si preparano alla torchiatura delle vinacce. Operazione rilassante e quasi piacevole se la cantina è fornita di torchio, scomoda assai se bisogna trasportare le vinacce in qualche altra cantina fornita di torchio. Bisogna riempire le bigonce di vinacce, che sono assai più pesanti dell’uva, per cui caricare le bigonce di vinacce è operazione faticosa da fare in due uomini. E poi c'è il rischio che gli asini sotto sforzo scivolino sulle pietre lisce del selciato e cadano e se si versa una bigoncia le vinacce vanno parzialmente perse. Peggio succede se la caduta dell'asino avviene nel viaggio di ritorno alla

Gabriele D'Annunzio

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Post Ivana Fiordigigli Fra qualche giorno, 28 ottobre 2022, ricorre un centenario storico, quello della Marcia su Roma, che avvenne il 27 ottobre 1922 da parte del Duce, ma quello che ci interessa portare all'attenzione è un particolare antefatto dell'evento. Si tratta di un misterioso e grave incidente che riguardò Gabriele D'Annunzio, che a quell'epoca, il 13 agosto 1922, aveva cinquantanove anni di età: la rovinosa caduta da una finestra balcone del Vittoriale, che lo fece restare in coma per una settimana e lo lasciò malconcio e con una serie di strascichi. Questo capitò in un momento del tutto inopportuno, perché due giorni dopo, esattamente il 15 agosto, avrebbe dovuto incontrarsi, insieme a Francesco Saverio Nitti (capo del Governo sino a due anni prima), con Benito Mussolini; obiettivo dell'incontro era convincere il Duce a non marciare su Roma. Se fosse potuto avvenire, un incontro che, forse, avrebbe cambiato la storia! Qui diventa quasi un giallo. Incide

La pigiatura dell’uva e la cottura del mosto

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La pigiatura dell’uva e la cottura del mosto a cura di Franco Dino Lalli Annunziata Scipione, La vendemmia, 2002, olio su tela, 40 x 70 Nel dipinto della Scipione, uno dei molti dedicati alla vendemmia, i tralci della vigna che i contadini si apprestano a vendemmiare ci appaiono come i simulacri (a voler considerare la situazione attuale di abbandono e di incuria) di un passato che ci appare lontanissimo, ma che nel ricordo è sempre vivo. La donna che si appresta a riempire il cesto con i grappoli, altre persone che si intravedono tra i tralci intente nel lavoro, il cane che osserva stupito i gesti della donna, i cesti in primo piano che attestano l’abbondanza del raccolto, l’uomo che tira l’asino, anche esso testimone importante del lavoro, con le bigonce piene di grappoli per recarle alla cantina per la pigiatura, ci offrono un contributo importante per conservare nella memoria quei momenti, lo stimolo a non dimenticare l’impegno, la fatica e anche le speranze di chi s’impegna nel la

Feste della Vendemmia

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 Post Ivana Fiordigigli Qualche giorno fa abbiamo parlato di uva e di vendemmia, ma da Assergi ormai sono scomparse le vigne ed i filari di uva e questo rito sopravvive solo nel ricordo. Chi vuole fare del vino nelle nostre zone acquista l’uva da vigneti più vicini alle zone di mare, dove l’uva matura e dà una più alta gradazione. Tra le feste e le manifestazioni locali legate alla cultura del vino in Italia il sito info@paesionline.it ce ne descrive cinque interessanti e sorprendenti. La prima a Bardolino del Garda, in provincia di Verona, che abbraccia cinque giorni di manifestazioni e varie attività: Concerti di musica, sfilate di bande musicali, incontri sul tema, chioschi enogastronomici, degustazioni guidate nelle vigne e nelle cantine. La seconda è la sagra dell’uva di Marino, che oltre a permettere di assaporare prodotti tipici della zona, permette di riscoprire alcune tradizioni: una processione storica con la statua della Madonna del Santissimo Rosario, i carri allegorici le

Commemorazione del Centenario della traslazione del milite ignoto - L'Aquila

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Post Ivana Fiordigigli Prima guerra mondiale e tanti giovani soldati morti, salme alle quali non si riusciva a dare un nome. Si decise un simbolo per tutti: il giorno 8 ottobre 1921 tra le undici salme di caduti, che rappresentavano i diversi fronti di combattimento, la madre di un milite disperso, Antonio Bergamas, ne scelse una, che fu messa su un treno, che dovunque si fermava veniva accolto e celebrato in una sorta di rito collettivo rivolto al milite ignoto, sino ad arrivare a Roma. Cerimonia tumulazione Milite Ignoto (foto da internet) Nel 2021 l'Italia ha celebrato il centenario di quel giorno, con un treno che è partito da Aquileia per raggiungere Roma.  La Proposta commemorativa così è stata esplicitata: Così come, cento anni fa, gli sforzi effettuati per fare in modo che quel Soldato, voluto come “di nessuno”, potesse in realtà essere percepito come “di tutti”, al punto da trasformarsi nella sublimazione del sacrificio e del valore dei combattenti della prima guerra mondi

La vendemmia.

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Post Ivana Fiordigigli. Franco Dino Lalli ricorda che non troppo tempo fa, tra settembre ed ottobre, anche in un paese di montagna come Assergi, ci si dedicava alla vendemmia ed a riportare nelle cantine l'uva per la pigiatura con l'aiuto degli animali da soma e le bigonce. Per rendere l'idea ci propone un quadro splendido, ricco di colori e di vita, di una zona sicuramente più ricca e lussureggiante della nostra. Ma seguiamo il suo discorso di presentazione del quadro e di introduzione al testo di Giancaterino Gualtieri.  Annunziata Scipione, La vendemmia, 1981, olio su tela, 70 x 100 Quello che ci propone la pittrice è un affresco denso di gioia che rappresenta il culmine di un ciclo di lavoro annuale colmo di apprensione e di fatica: il dono dell’uva che rallegra il cuore e vivifica il corpo. Sembra un sogno ad occhi aperti; con un alone di meraviglia i personaggi, gli elementi naturali, gli animali contribuiscono a rendere sognante un momento così reale, così atteso e s

4 Ottobre, San Francesco d'Assisi.

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Post Ivana Fiordigigli. Domani martedì 4 ottobre 2022 ricorre la festa di San Francesco di Assisi, patrono d’Italia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a nome di tutti gli italiani accenderà nella chiesa superiore della basilica la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia”, prima di pronunciare il tradizionale Messaggio alla Nazione. Il 4 ottobre, giorno di San Francesco, è stato indicato dal Parlamento (legge numero 24/05 del 10 febbraio 2005) quale “solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni”. Francesco d'Assisi, figlio di un ricco mercante, visse ad Assisi tra il 1181/82 e il 1226. Dopo una giovinezza spensierata e dedita alle armi, come quella di tutti i compagni ricchi e benestanti del periodo, intorno al 1205 ebbe una forte crisi religiosa e donò tutti i suoi averi ai poveri; intorno a lui si radunarono dei seguaci, il primo nucleo del suo ordine religioso, che sarà poi approvato dal Papa. Fu dichiarato santo nel 1228, d

"Saluto del Gran Sasso'' di Don Ermanno Morelli.

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Post Ivana Fiordigigli Il 29 settembre 2022 ho ricevuto dal signor Dino Rainaldi, che ringrazio, il brano poetico il "Saluto del Gran Sasso''  in forma dattiloscritta, con una macchina da scrivere sicuramente di epoca ed in copia carbone. Quanto lontani dai computer di oggi e dalle attuali tecnologie mediatiche! Su questo documento Dino dà alcune importanti informazioni: “compilato dal parroco Morelli per il Papa Pio XII; testo musicato dal parroco di Bazzano Don Gildo". Dino Rainaldi è vissuto in Assergi per parecchi anni; dopo la fine della prima guerra mondiale qui si era trasferita la sua famiglia e qui ha trascorso la sua giovinezza ed ha conosciuto il paese. Il padre, Don Benedetto Rainaldi era in quegli anni l'Ufficiale Postale di Assergi nella sede di Via del Convento. Al paese Dino è restato affettivamente molto legato anche quando il lavoro e il matrimonio lo hanno portano ad allontanarsi. E' stato un appassionato ed esperto radioamatore, passione cu