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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Santuario di San Franco

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Post di Ivana Fiordigigli  Non è comune nei testi pubblicati in questi ultimi anni trovare indicato Assergi come sede di uno dei  Santuari della regione; invece tale viene indicato nel libro Viaggio nei Santuari d'Abruzzo e Molise pubblicato nel 2007 da Tabula Edizioni. Esso è stato curato a suo tempo dal COSAM (Coordinamento Santuari d'Abruzzo e Molise) che, sorto nel 1998 come preparazione al Giubileo dell'anno 2000, si è occupato di censire i Santuari presenti in Abruzzo e Molise, mirando anche a una struttura giuridica e a uno statuto per sviluppare la pastorale santuaristica. Quando l'assemblea di tale organismo fu presieduta  dal Vescovo di Isernia-Venafro, si decise di inserire i santuari di propria competenza in un unico libro, quale guida ai Santuari del territorio delle due regioni, presentandone vari aspetti: "a partire dalla dimensione religiosa, fino a tutto ciò che è arte, spiritualità, storia, ambiente, accoglienza": Ne venne fuori un volume ch

I Giochi di una volta ad Assergi: i SASSI (lab. Memorie)

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Post di Ivana Fiordigigli  Un materiale di gioco, che ad Assergi non sarebbe mai mancato e che aveva il privilegio di non esigere dai ragazzi costo alcuno, aspetto non trascurabile, erano pietre e sassi, disponibili ovunque: piccoli, grossi, arrotondati, belli squadrati, con le facce lisce o del tutto irregolari. La fantasia dei ragazzi ne era sollecitata ed ecco alcuni giochi di una volta, “a chilometro zero”, ed “a costo zero”, giochi semplici che facilmente si potevano fare ovunque. A CASARELLE Si poteva giocare “a casarelle”, cioè mettere insieme un po’ di sassi, farli reggere alla meglio in una improvvisata costruzione e proclamarla come la propria casa. Qui si sbizzarriva la fantasia: si fingeva che fosse la propria casa e si inventava tutta una serie di azioni, lavori; occorreva difenderla o vi si invitavano i compagni. Poteva capitare che qualche altro ragazzo non la rispettasse, o cercasse di "spallarla" e la rompesse, e qui sarebbe scoppiata la lite e la rivalsa, pe

La chiesa "S.Maria Assunta" di Assergi e le nuove "Via Crucis"

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Post di Ivana Fiordigigli  Oggi la chiesa "S. Maria Assunta" di Assergi si presenta arricchita di nuove "stazioni" della Via Crucis . Quelle precedenti sono raccolte, inventariate e custodite nella sacrestia parrocchiale.  Quanto prima ci sarà l'inaugurazione e presentazione delle nuove Via Crucis . Il parroco Don Manuel Cepeda ha inviato al nostro sito le foto delle stesse, già installate sulle colonne. Sono più grandi delle precedenti e si distinguono perché sono bassorilievi in gesso, dipinto e lavorato in maniera da rendere il colore e l'aspetto della pietra, e hanno le cornici in legno, con incisa la stazione.  Non sono nuove, ma di epoca; non sono di metallo pregiato, ma sono un dono alla chiesa di Assergi fatto dalle Suore di Santa Paola Frassinetti di Roma. Per ringraziamento alcuni parrocchiani hanno fatto un'offerta come donazione alle "missioni" delle Suore.  Queste che seguono sono le scritte sottostanti le singole quattordici &quo

Raccolta di proverbi assergesi: Comportamento. (C.3)

  Raccolta di proverbi assergesi  di Franco Dino Lallil COMPORTAMENTO Aju schife casca la mosca. Allo schifo va a finire la mosca. Chi cchiù spòrca la fa diventa priore. Chi più si comporta male diventa priore. Chi marcia ritte mòre povere. Chi cammina dritto muore povero. Chi mena prima mena ddù vòte . Chi picchia prima picchia due volte. Chi nasce ricche nen po’ murì povere. Chi nasce ricco non può morire povero . Chi nasce ricche ncasa de cazzematti mòre. Chi nasce ricco in casa dei cretini muore. Chi pècca pècca cente, chi fura fura une. Chi pecca pecca cento volte, chi ruba ruba una volta sola. È la cannéla che t’alluma nnanze. È la candela che ti illumina davanti. La jèrva cattiva nen mòre majie . L’erba cattiva non muore mai. La luma nnanze è quela che m’alluma. Il lume davanti è quello che mi illumina. La mèrda cchiù la mésteche e cchiù puzza. La cacca più la mescoli e più puzza. La paura fa novanta. La ragione è dejji fessi. Lo storte recasca alle schiappe. Ma fatte fa le scar

Prima ascesa al Corno Piccolo: Enrico Abbate e Giovanni Acitelli

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 Post di Ivana Fiordigigli Dopo l'ascesa al Corno Grande del 27-28 maggio 1881, nuove importanti esplorazioni alpinistiche delle vette del Gran Sasso hanno come protagonisti Enrico Abbate e la guida Giovanni Acitelli Chi è Enrico Abbate? Nato a Milano nel 1858, giovanissimo entra nell'amministrazione finanziaria dello stato e fa la sua carriera sino a diventare Direttore Generale delle Imposte Dirette e ad essere nominato Consigliere di Stato. Lo troviamo così a Roma dove nel 1879 è socio della appena nata Sezione romana del Club Alpino Italiano, presto ne diventa il Segretario e svolge questa carica per venti anni con tutti i relativi impegni organizzativi e creando anche i primi rifugi appenninici; nel contempo organizza e porta a compimento con successo numerose ascensioni sul Massiccio. Fra le opere da lui pubblicate: la prima  Guida del Gran Sasso d'Italia del 1888, la Guida della Provincia di Roma, la Guida dell'Abruzzo e Flora del Gran Sasso. Giovanni Acitelli

S. Elsabetta di Ungheria: la statua lignea della Cripta

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 Post di Ivana Fiordigigli Oggi 21 novembre 2021, riprendo l'articolo  del 17 novembre  sulla presenza nella cripta della chiesa "S. Maria Assunta" della straordinaria statua lignea trecentesca che, secondo la leggenda della tradizione popolare assergese, rappresenta la Regina Santa Elisabetta di Ungheria, santa che la chiesa universale festeggia il 17 novembre. Un'occasione è anche  l'articolo oggi in prima pagina su Assergi Racconta a firma di Giuseppe Lalli. Esso, o ltre a ripercorrere le poche notizie che si sanno su questa statua e sul  più che probabile culto in Assergi di S. Elisabetta di Ungheria ,  aggiunge due notazioni: una descrittiva della statua e della sua vicinanza, da più autori evidenziata, alla scuola dell' Ile de France;  l'altra sul fatto che sia stata fatta realizzare dagli abitanti di Assergi "in segno di devozione e di riconoscenza" verso la Regina di Ungheria, dopo aver ricevuto l'argento per l'urna da destinare

Raccolta di proverbi assergesi: Comandare; Commerci; Compagnia; Compari. (C.2)

    Post Ivana Fiordigigli Raccolta di proverbi assergesi  di Franco Dino Lallil C OMANDARE Chi commanna fa la legge. Chi comanda fa la legge. Chi prima se rizza commanna. Chi prima si alza comanda. Commanna e fà da te, scì servite mejie de nu re. Comanda e fai da te, sei servito meglio di un re. COMMERCI Chi disprèzza compra. COMPAGNIA Chi va coju cioppe se mpara a cioppecà. Chi va con lo zoppo impara a zoppicare. Dimme co chi và e ti dirò chi sei. Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei. La cattiva compagnia riduce l’òme alla forca. La cattiva compagnia conduce l’uomo alla forca. Và co chi è mèjie de te e faji le spese. Và con chi è meglio di te e fagli le spese. COMPARI Chi me batizza m’è compare. Chi mi battezza è il mio compare. Ju compare e la commara fave quele che ji pare. Il compare e la comare fanno quello che vogliono.

Santa Elisabetta d’Ungheria

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  Post di Ivana Fiordigigli Il 17 novembre il calendario ricorda Santa Elisabetta di Ungheria, una santa vissuta in pieno medioevo, infatti nasce nel 1207 e muore a venticinque anni nel 1231; viene proclamata santa nel 1235 da Papa Gregorio IX. Santa Elisabetta d'Ungheria (foto da https://www.papaboys.org/) E' un nome che ci riporta subito alla mente lo straordinario tesoro custodito nella Cripta della chiesa "S. Maria Assunta" di Assergi: la misteriosa e regale statua lignea trecentesca, adagiata su un fianco, di una donna con corona sul capo detta Madonna-regina, o Madonna incoronata, o Madonna dormiente, o Madonna della Natività, o Regina o Santa Elisabetta di Ungheria come racconta la tradizione popolare. Statua lignea trecentesca posta nella cripta della chiesa di Assergi (foto da internet) Demetrio Gianfrancesco nel suo libro del 1980 ritiene "senza plausibili ragioni" questa denominazione della statua da parte della tradizione popolare, che è convinta