Progetto Ottocentenario

OTTOCENTENARIO SAN FRANCO - Santo e Uomo della Montagna


5 giugno 1220 - 5 giugno 2020




Date


La ricorrenza si onora il 5 giugno 2020, con una serie di eventi sia precedenti, sia successivi sino ad ottobre 2020. Alcune attività sono state già realizzate (cfr. Programma)







Luogo di realizzazione

La maggior parte degli eventi e dei convegni si svolgono ad Assergi, frazione del Comune dell’Aquila.
La conferenza-stampa di lancio dell’Ottocentenario di San Franco si è svolta presso la sede del Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga il giorno 11 dicembre 2019 alle ore 15.00.
Un convegno si terrà a Lucoli presso l’Abbazia San Giovanni Battista, uno ad Arischia..







Descrizione del progetto


Premessa

Il progetto proviene dal centro storico di uno degli antichi Castelli che hanno contribuito alla nascita dell’Aquila; è rimasto ai margini della ricostruzione post-terremoto, in un degrado che rischia di diventare inarrestabile. Il paese ha tali particolarità e bellezze storiche nelle sue viuzze e nella sua chiesa romanico-gotica, che dovrebbe essere custodito come un tesoro, integrandolo nello sviluppo turistico del territorio del Gran Sasso.

Si auspica che l’occasione dell’Ottocentenario sia stimolo ed apertura alle istanze ed esigenze di questa frazione

Si auspica che sia anche un’occasione per il rilancio economico e culturale del territorio montano




Progetto


Ogni cinque giugno in Assergi da otto secoli si ripetono i festeggiamenti per la morte dell’eremita del Gran Sasso San Franco; da otto secoli nella cripta della chiesa di S. Maria Assunta vengono conservate le sue Reliquie e pellegrini ed escursionisti percorrono i sentieri di montagna per visitare le sue dimore: Acqua di San Franco, grotta ai Peschioli, spelonca di Pizzo Cefalone.

Il progetto pone al centro questo eccezionale personaggio storico-religioso del XII e XIII secolo e, attraverso il recupero della memoria e del passato, cerca di ricostruire una linea storico-identitaria per uno sviluppo cosciente e consapevole delle sue radici.

Se le radici affondano a otto secoli fa, di fronte ai fenomeni che la contemporaneità propone, San Franco risulta nella sua semplicità di vita nei boschi e in montagna molto attuale e in grado di risvegliare emozioni.

L’immedesimazione del Santo nella natura, il colloquiare con il lupo, l’orso, le api, il bosco, i pascoli, la montagna, la sua profonda vicinanza all’uomo pur nella ricerca della solitudine, richiamano l’attenzione dei movimenti ambientalisti e della green economy.

Il messaggio, che scaturisce da una esperienza umana e religiosa del lontano 1200, può essere anche molto vicino ai desideri più profondi dei giovani di oggi.

La presenza dell’Eremita lungo i declivi dei versanti del Gran Sasso, la sua vita di preghiera e di penitenza negli alti rifugi che lo hanno ospitato, hanno reso per sempre santi questi luoghi.

Sono gli stessi luoghi che in tempi più recenti hanno accolto, in alcune visite, un nuovo Santo, il Pontefice Giovanni Paolo II.

Il progetto Ottocentenario viene visto non solo come evento storico-religioso, ma anche in un quadro di rilancio economico e socio-culturale del territorio montano.

Il progetto è ampio nelle attività che propone, data la complessità della tematica, le sue numerose sfaccettature, l’ampio territorio coinvolto, le diversificate fasce di utenza a cui si rivolge.

Si ispira ad una cultura di rete e di collaborazione.




Obiettivi

attraverso una offerta di iniziative varie e diversificate negli approcci artistici, culturali, popolari, coinvolgimento delle varie fasce di popolazione e dei differenti interessi.
promozione di attività volte alla crescita della conoscenza storica del territorio
riscoperta e valorizzazione della figura, opere, vita, del Santo Patrono di Assergi San Franco, della Chiesa da lui frequentata, nonché del territorio e dei luoghi dove è vissuto;
ampliamento ed approfondimento della conoscenza della nostra cultura e tradizione attraverso lo stabilirsi di contatti e rapporti con persone, enti ed associazioni che con noi condividono la tradizione di devozione religiosa alla figura di San Franco;







Finalità

Prendere coscienza delle proprie radici, se è vero che la memoria storica costituisce un elemento primario di coesione sociale, ma anche una consistente occasione di sviluppo.
Trasmettere l'amore per la tradizione e la cultura del territorio come un bene per la persona ed un valore sociale.
Trasmettere e far conoscere alle nuove generazioni i momenti salienti della storia del paese e della tradizione religiosa e popolare connessa.
Sollecitare una cultura di rete e di collaborazione con l’intento unitario di festeggiare il particolare evento dell’Ottocentenario.
Scoprire l’attualità di un personaggio religioso che ottocento anni fa scelse di vivere la sua esperienza eremitica fra le selve aspre dei monti del Gran Sasso.




Modalità operative


-In base alla specificità delle singole attività previste, il procedimento sarà secondo il metodo scientifico di ricerca: analisi della situazione con individuazione di carenze, vincoli, potenzialità; individuazione del problema, possibili vie di soluzione, obiettivi da raggiungere, definizione di un progetto operativo con fasi di svolgimento, tempi, criteri metodologici da rispettare, verifica dei processi in atto.

-Assegnazione delle attività ai gruppi formati da componenti della associazione secondo le varie e singole competenze.

-Ottimizzazione delle risorse umane ed economiche.

-Gruppo di esperti a disposizione per le singole attività.

-Incontri di coordinamento e verifica, ogni volta che ce ne sarà bisogno, con ridefinizione delle indicazioni operative.

-Rispetto dei tempi previsti.

-Riscoperta di usanze storiche, tradizioni e culto religioso attraverso lo studio e la ricerca di fonti e documentazione accurata.

-Nella impostazione delle singole attività cura particolare nel rivolgersi alle giovani generazioni, per far conoscere e coinvolgere.




Principali destinatari

Studiosi, escursionisti, sciatori, amanti della montagna in genere, devoti del Santo, cittadini di ogni età, di ogni strato sociale e culturale dell’ampio territorio del Gran Sasso aquilano e teramano percorso dal Santo alla ricerca dei suoi Eremi.
Se la conoscenza del Santo si allarga nel lontano Medioevo lungo le rotte dei tratturi e le rotte commerciali della lana e prodotti derivati dagli ampi allevamenti ovini di Campo Imperatore, il nostro messaggio esce da confini provinciali e anche regionali e si allarga a livello nazionale.

Attraverso “l’Emigrante di San Franco” e le rotte storiche seguite dalla emigrazione abruzzese, i nostri destinatari coinvolgono i più vari paesi e continenti.
Il nostro Progetto Ottocentenario, non si ferma ad una semplice rievocazione storico-religiosa di un personaggio, ma invita a riappropriarsi delle proprie radici in una prospettiva di rilancio sociale, economico e culturale della montagna e del suo ambiente e qui il messaggio diventa attuale e diretto ed il personaggio di S. Franco un simbolo.







Attività previste

gemellaggio fra Assergi e i paesi di San Franco: Roio, Lucoli, Arischia, Ortolano, Forca di Valle.
“ La via di San Franco – un percorso di preghiera tra la montagna e il bosco”
attenzione alla ricostruzione storica del culto e dei riti religiosi del 5 giugno
convegni
coinvolgimento dell’Emigrante di San Franco nel mondo
richiesta al Ministero dello Sviluppo Economico della emissione di un Francobollo dedicato alla ricorrenza; richiesta di annullo filatelico
sito internet
escursioni all’Acqua di San Franco e celebrazione della S. Messa;
produzione di materiali di pubblicizzazione (programma, manifesto ricorrenza, mappa dei luoghi di S. Franco, logo, depliant chiesa “S.Maria Assunta, Santuario di S. Franco”, libretto della operina ed altri eventuali)
pubblicazioni di materiali inediti prodotti per le singole attività
mostra “Ricordi di S. Franco”
presentazione della Operina tra i sentieri del bosco “Resilienza e Fede”;
imattinata in Assergi con FAI L’Aquila




Ricaduta sul territorio


Il Programma Ottocentenario evidenzia l’apertura a coinvolgere il più possibile Istituzioni, Enti, Associazioni, Singoli, dell’ampio territorio accomunato da tutto il patrimonio culturale, religioso, popolare relativo al Santo.

San Franco non è solo di Assergi. E’ anche di Roio, ove nasce e trascorre infanzia ed adolescenza. E’ anche di Lucoli, perché vi trascorre venti anni della sua vita nel Monastero. Alla ricerca dei suoi eremi attraversa tutta la Conca aquilana, prima della nascita dell’Aquila, e risale procedendo verso Montereale e seguendo la vallata del Vasto sino a raggiungere le Alpes Sabinenses, come negli “Atti” viene chiamata la catena del Gran Sasso. E’ anche di Arischia, perché al territorio di questo paese appartiene l’Acqua di San Franco e gli arischiesi usavano il 5 giugno venire in processione ad Assergi. E’ anche di Forca di Valle, versante teramano, che il 5 giugno lo festeggia come Patrono del paese. E’ anche di Ortolano, la cui chiesa parrocchiale è dedicata a San Franco e tutti gli anni in onore porta il suo Stendardo in processione e in anni recenti ha fatto fare un da un artigiano un nuovo Labaro. In altri paesi ci sono tele o statue che lo rappresentano o sono state realizzate molte iniziative in suo onore. E’ conosciuto in tutti i paesi della Marsica e del Fucino e molti pellegrini provengono da queste zone. E’ conosciuto ed onorato in tutti i paesi del versante teramano del Gran Sasso, giù giù sino a Penne e a Pescara-Chieti. Lungo le orme degli antichi Tratturi la conoscenza e la venerazione del Santo si allarga alla Puglia e a tutta l’Italia meridionale e nelle pianeggianti zone dell’Agro Romano. Diciamo che i confini soprattutto attraverso gli emigranti si allargano a tutta l’Italia, L’Europa, il mondo intero.

Se ampio è il raggio di azione previsto dal progetto, in profondo esso cerca di agire a livello di presa di coscienza della propria identità e delle proprie radici, per riscoprire un ruolo nuovo per i giovani e per il rilancio economico-socio-culturale del territorio montano.




Eventuali collaborazioni


Regione Abruzzo, Comune dell’Aquila, Università degli Studi dell’Aquila; Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Laga; Curia dell’Aquila, Curia di Teramo, FAI L’Aquila.

Fondazione Cassa di Risparmio dell’Aquila, Deputazione di Storia Patria negli Abruzzi, Laboratori INFN, associazioni varie, ASBUC del territorio toccato dal Santo.

Collaborazione sarà chiesta anche a industrie, imprese, enti ed istituzioni economiche del territorio sia attraverso la sponsorizzazione della iniziativa, sia attraverso la presa in considerazione di altre proposte collaborative.




Risultati attesi


Risultati di rilevanza sociale:
l’Ottocentenario come centro e momento di aggregazione della popolazione tutta intorno a una delle più antiche e importanti tradizioni del territorio montano del Gran Sasso.

Risultati di rilevanza culturale:
L’Ottocentenario come riflessione e riacquisizione delle proprie origini culturali, come valorizzazione dell'evento annuale e tradizionale della Festa di San Franco.
I convegni e momenti di studio come ricognizione, conoscenza e ripensamento dei più importanti studi critici sull'Eremita San Franco; i risultati saranno raccolti e pubblicati.
Attività per l’Ottocentenario come nuovo spazio per la cultura, a livello locale, dopo il sisma del 2009 che ha causato il pressoché totale abbandono del centro storico di Assergi.
L’Ottocentenario come conoscenza e ripensamento storico del nostro territorio.

Risultati di rilevanza ambientale-sportiva:
Eremi di San Franco quali mete di escursioni ed itinerari di montagna; riscoperta della vita a contatto con la natura e nuovo approccio all’ambiente.

Risultati di rilevanza turistica:
Chiesa S. Maria Assunta e Santuario di San Franco in Assergi, Acqua di San Franco, Eremi de I Peschioli e di Pizzo Cefalone, i paesi storici del Gran Sasso, come tappe del turismo religioso e storico-archeologico nella regione Abruzzo.




Progetto Ottocentenario di San Franco di Assergi – Comunicazione di rinvio di attività in programma al 2021, in conseguenza della emergenza corona virus.




L’associazione “Assergi: cultura, memoria e montagna” si è virtualmente riunita (utilizzando Whats App e Skype) il 25 aprile 2020 per decidere il da farsi in merito al Progetto Ottocentenario di San Franco di Assergi 2020 e relativo Programma delle attività, avvicinandosi la data del Cinque Giugno.

L’emergenza corona virus, anche se il 4 maggio si entra nella fase 2, non è ancora risolta ed occorre rispettare una serie di regole ed affrontare tutta un’altra serie di problematicità. Con consapevolezza, anche se con rammarico, sentiti il Parroco Don Manuel ed i Soci Onorari della associazione, si decide la proroga del Progetto:

- il rinvio al 2021 di tutte quelle attività in programma che comportano afflusso di gente ed assembramenti (ad es. gemellaggio, convegni, torneo di calcetto, …);

- il proseguimento nel 2020 da parte della associazione, inteso come sviluppo di studio e ricerca delle attività, in raccordo con enti, istituzioni e associazioni che collaborano ed i Paesi di San Franco.

Per la prossima data del 5 giugno 2020, considerando la tradizione ininterrotta da ottocento anni, ci si affida al Parroco di Assergi per ricordare l’Evento in una forma alternativa compatibile con l’emergenza in atto.”

Assergi 2 maggio 2020




Presidente: Ivana Fiordigigli

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