4 Ottobre, San Francesco d'Assisi.



Post Ivana Fiordigigli.






Domani martedì 4 ottobre 2022 ricorre la festa di San Francesco di Assisi, patrono d’Italia. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella a nome di tutti gli italiani accenderà nella chiesa superiore della basilica la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia”, prima di pronunciare il tradizionale Messaggio alla Nazione.

Il 4 ottobre, giorno di San Francesco, è stato indicato dal Parlamento (legge numero 24/05 del 10 febbraio 2005) quale “solennità civile e giornata per la pace, per la fraternità e il dialogo fra le religioni”.

Francesco d'Assisi, figlio di un ricco mercante, visse ad Assisi tra il 1181/82 e il 1226. Dopo una giovinezza spensierata e dedita alle armi, come quella di tutti i compagni ricchi e benestanti del periodo, intorno al 1205 ebbe una forte crisi religiosa e donò tutti i suoi averi ai poveri; intorno a lui si radunarono dei seguaci, il primo nucleo del suo ordine religioso, che sarà poi approvato dal Papa. Fu dichiarato santo nel 1228, due anni dopo la sua morte.


Questi sono gli eventi in programma domani ad Assisi

MARTEDÌ 4 OTTOBRE

8.30 Palazzo Municipale – Sala della Conciliazione Incontro tra le autorità e le delegazioni con la Municipalità di Assisi.

9.30 Basilica papale di San Francesco, chiesa superiore Accoglienza delle Autorità da parte di fr. Marco Moroni, Custode del Sacro Convento.

10.00 Basilica Papale di San Francesco, chiesa superiore Solenne Celebrazione Eucaristica nella Festa di San Francesco, Patrono d’Italia Presiede il Card. Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accende la “Lampada Votiva dei Comuni d’Italia”. Preghiera per l’Italia.

11.30 Loggia del Sacro Convento Saluto di fr. Carlos Trovarelli, Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali. Messaggio di autorità civili e religiose. Messaggio all’Italia del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

15.00 Locali ipogei sotto la piazza inferiore Inaugurazione del nuovo Centro convegni realizzato nella zona sottoposta ai lavori di consolidamento strutturale dopo il terremoto 1997, di cui ricorrono i 25 anni.

16.00 Basilica Papale di San Francesco, chiesa inferiore Vespri Pontificali. Presiede Mons. Santo Marcianò, Ordinario militare per l’Italia. A conclusione: Benedizione all’Italia con la Chartula di San Francesco.

17.00 Basilica Papale di San Francesco, sagrato della chiesa superiore Concerto della Banda musicale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco diretto dal M° Donato di Martile. Tenore Francesco Grollo.



In occasione della ricorrenza  si riporta il Cantico delle Creature o Il Cantico di Frate Sole, uno dei più antichi testi poetici della letteratura italiana, scritto in volgare e che ancora oggi stupisce ed incanta nella sua semplicità e nel suo modo di percepire e parlare della bellezza del creato, che in sé porta “significatione” di Dio.



CANTICO DELLE CREATURE



Altissimu, onnipotente, bon Signore,

tue so' le laude, la gloria e 'honore et onne benedictione.

Ad te solo, Altissimo, se konfàno

et nullu homo ène dignu te mentovare.

Laudato sie, mi' Signore, cum tucte le tue creature,

spetialmente messor lo frate sole,

lo qual è iorno, et allumini noi per lui.

Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore,

de te, Altissimo, porta significatione.

Laudato si', mi' Signore, per sora luna e le stelle,

in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.

Laudato si', mi' Signore, per frate vento

et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,

per lo quale a le tue creature dài sustentamento.

Laudato si', mi' Signore, per sor'aqua,

la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.

Laudato si', mi' Signore, per frate focu,

per lo quale ennallumini la nocte,

et ello è bello et iocundo et robustoso et forte.

Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre terra,

la quale ne sustenta et governa,

et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Laudato si', mi' Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore,

et sostengo infirmitate et tribulatione.

Beati quelli che 'l sosterrano in pace,

ca da te, Altissimo, sirano incoronati.

Laudato si' mi' Signore per sora nostra morte corporale,

da la quale nullu homo vivente pò scappare:

guai a quelli che morrano ne le peccata mortali;

beati quelli che trovarà ne le tue santissime voluntati,

ka la morte secunda no 'l farrà male.

Laudate et benedicete mi' Signore' et ringratiate

et serviateli cum grande humilitate.

Commenti

Post popolari in questo blog

Giochi di una volta ad Assergi: PALLA BATTIMURO (lab. Memorie)

SANT’AGATA

Domenica delle Palme e Domenica dell'Olivo (angolo della poesia)