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Visualizzazione dei post da dicembre, 2020

L'Anno Nuovo

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AUGURI A TUTTI PER UN SERENO 2021! L'Anno Nuovo di Gianni Rodari “Indovinami, Indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà?”. “Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un Carnevale e un Ferragosto e il giorno dopo del lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell'Anno Nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno!” L'Anno Nuovo di Angelo Silvio Novaro L’anno vecchio se ne va, e mai più ritornerà, io gli ho dato una valigia di capricci e impertinenze, di lezioni fatte male, di bugie e disubbidienze, e gli ho detto: “Porta via! questa è tutta roba mia”.  Anno nuovo, avanti avanti, ti fan festa tutti quanti, tu la gioia e la salute porta ai cari genitori, ai parenti ed agli amici rendi lieti tutti i cuori, d’esser buono ti prometto, anno nuovo benedetto.

Te Deum

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Nel ricordare che ad Assergi le funzioni religiose previste sono: 31 dicembre  Te Deum ore 16.00 1 gennaio 2021 ore 11.00 allego il Te Deum, il cui testo è stato inviato  da Mimina Faccia   13:53 (24 minuti fa) Mimina Faccia I l TE DEUM è un tradizionale inno cristiano per ringraziare dell'anno appena trascorso Te Deum laudamus: Noi ti lodiamo, Dio Ti proclamiamo Signore. O eterno Padre, * tutta la terra Ti adora. A Te cantano gli angeli e tutte le potenze dei cieli: con i Cherubini e con i Serafini non cessano di dire: I cieli e la terra sono pieni della tua gloria. Ti acclama il glorioso coro degli Apostoli e la candida schiera dei martiri; le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; la Santa Chiesa, ovunque proclama la tua gloria: Padre di infinita maestà; O Cristo, Re della gloria, eterno Figlio del Padre, Tu nascesti dalla Vergine Madre per la salvezza dell'uomo. Vincitore della morte, hai aperto ai credenti il regno dei Cieli. Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria

Se le emozioni prevalgono sulla razionalità: quattro regole d'oro

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  Siamo alla fine dell’anno e di un anno molto particolare, il 2020, che ci ha posto di fronte con il Covid 19 ad una situazione mondiale che è andata a toccare tutta una serie di sicurezze in ambito personale, socio-economico-culturale, di salute e che ci ha costretto a riflettere su tante situazioni e sui nostri modi di fare e di pensare. Abbiamo assistito a tante tragedie, a tante sofferenze, ma anche a tutto un teatrino di comportamenti incomprensibili da parte di chi in alto avrebbe dovuto affrontare e risolvere i problemi. Su un quotidiano del 28 dicembre mi è capitato di leggere un articolo di Silvana De Mari, che ha attirato la mia attenzione con il titolo “Le quattro regole d’oro contro la stupidità”. Sono le regole prese dal libro “Allegro ma non troppo” dell’economista Carlo Maria Cipolla, che considera uno dei maggiori storici del secolo scorso. Sfido chiunque a non incuriosirsi, considerando che di sciocchezze tutti ne commettiamo ed è capitato almeno una

“A Christmas Carol” Charles Dickens - 1843

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 Inviato da Mimina Faccia “Ma sono certo di aver sempre ritenuto il periodo di Natale, quando arrivava… a parte la venerazione dovuta al suo sacro nome e alla sua origine, seppure ci sia qualcosa che gli appartenga che possa prescindere da ciò… come un buon periodo; un gentile, clemente, caritatevole, gioioso periodo; l’unico periodo che io conosca, nel lungo calendario dell’anno, in cui gli uomini e le donne sembrano di comune accordo aprire liberamente i loro cuori serrati e pensare alle persone più povere di loro come se realmente fossero compagni di viaggio verso la tomba, e non a un’altra razza di creature destinate ad altri viaggi." Tratto da A Christmas Carol in prosa ossia Una storia di spettri sul Natale Charles Dickens - 1843  Traduzione e cura di Enrico De Luca - Caravaggio Editore 2009

Notizia del presepe Ottocentenario su "Il Centro"

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  Nel dare notizia dell'articolo del 29 dicembre de "Il Centro", in cui si parla dell'allestimento dello speciale Presepe Ottocentenario nella chiesa "Santa Maria Assunta" di Assergi, ritengo importante citare il gruppo che lo ha ideato e realizzato, nonostante cautele e problemi per le regole Covid. Hanno cooperato per la sua ideazione e realizzazione alcuni componenti della associazione ( Franco Dino Lalli , Maria G ianfrancesco , Bruno Ludovici , Anna Ippoliti , Ivana Fiordigigli , Pietro Tacca, Angela Acitelli ) e volontari esterni (Franca Petricca, Dina Mosca, Antonio Del Sole, Elio De Leonardis, Angelo Acitelli, Paolo Acitelli).

Origine di Babbo Natale

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  L’origine sfuma tra il mito e la leggenda e risale a tempi remoti, IV secolo dopo Cristo, e ad un vescovo di una città della Lycia (oggi Turchia), che allora si chiamava Myra. Restano poche notizie, ma San Nicola è realmente esistito; nacque a Patara nel 270, il suo nome compare tra i partecipanti al Concilio di Nicea nel 325, morì tra il 345 e il 352. Le sue reliquie furono conservate nella cattedrale di Myra fino all’XI secolo, quando furono portate via dai baresi nel 1087 dopo che i mussulmani si erano impadroniti di Myra. Altre sue ossa lasciate dai baresi furono poi portate via dai veneziani e venerate in questa città. Nei secoli intercorsi tra la sua morte e il decimo secolo, diventato il punto di riferimento dei marinai bizantini e il loro protettore, la sua fama si diffuse per tutte le coste del Mediterraneo e lungo le rotte marittime dei bizantini: Roma Costantinopoli, Gerusalemme Russia, resto dell’occidente e Germania. A due miracoli, che secondo la tradizione si attribu

24 dicembre 2020

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 Natale 2020 ad Assergi: la Messa della Notte Santa nella chiesa S. Maria Assunta è stata celebrata dal parroco Don Manuel Cepeda alle ore 18.30.

Natale in pochi? Avremo meno ansie

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Selezionato da Mimina Faccia (Di: Don Mauro Leonardi)  In un Natale che sarà chiuso alla convivialità e vedrà limitati i festeggiamenti, che sarà ancora punteggiato dalle morti e dalla consapevolezza dei tanti posti vuoti, la serenità appare una scommessa difficile da vincere. Forse il segreto è conservare, nella povertà, l’apertura che si ebbe in una grotta duemila anni fa quando la delicatezza di Dio si fece presente visitando in punta di piedi e redimendo attraverso un segno umile come quello di un Neonato. Nel presepe l’irruzione del Mistero dà voce alla trasgressione per cui è una donna, Elisabetta, a dare il nome al figlio e a tracciarne e custodirne la vocazione, quando tutto ciò era compito dei mariti: maschi che nel frattempo erano diventati sordi e muti. Riuniti a casa in pochi, è giusto provare a conservare un posto ideale nel nostro cuore per chi soffre, però diamo spazio anche alla speranza perché è questo il modo per portare concretamente il messaggio proprio del Natale.

BUON NATALE!

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  BUON NATALE! (Ricevuto da Goffredo Palmerini)   "Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi"   (Gv 1,14)   In tempi così difficili per l’intera umanità colpita dalla pandemia sembrano smarrite le parole che abbiano un senso. E tuttavia il Natale richiama ricordi, sentimenti e valori universali. Evoca la speranza che per l’umanità ci sia una prospettiva nuova, attraverso la nascita di Gesù, la presenza di Dio in mezzo a noi attraverso Suo figlio incarnato, in umiltà e povertà, a condividere la nostra condizione umana, portando la buona notizia, la fratellanza tra tutti gli uomini e donne di buona volontà, l’amore del Padre per ciascuno di noi. Quel Bambino nato 2020 anni fa, con la sua storia vissuta tra la gente del suo tempo, oggi più di ieri ci indica il cammino, ci invita all’impegno, ci richiama alla libera responsabilità d’occuparci di chi ha bisogno, degli ultimi, nostri fratelli sulle vie di questa terra, per costruire un mondo diverso. Il valore del Na

Vetta dell'Everest

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Con una conferenza stampa online i ministri degli esteri di Pechino e Katmandu hanno comunicato che l'Everest misura 8.848,86 metri , cioè 86 cm. in più della misura sino ad ora data per buona. I due paesi, che non erano prima d'accordo sulla misura, sono arrivati a questa conclusione con due misurazioni diverse. I nepalesi con una trigonometria satellitare e i cinesi con il sistema Beidou, il rivale del GPS americano. (notizia riportata da "La Verità", ripresa a sua volta da "La Repubblica")

Scuola in tempo Covid

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  L'ultima notizia viene da Messina e riguarda la didattica a distanza, ma in una maniera tutta particolare: i professori sono a casa, messi in quarantena per una alunna positiva in una classe, gli studenti delle altre classi sono in presenza nella loro aula e col telefonino seguono i professori. Proviamo a immaginare queste classi senza docenti. Se la cosa funzionasse saremmo davanti ad alunni eccezionalmente maturi e preparati! La formula? Didattica a distanza con alunni in presenza.   

Gesù è nato il 25 dicembre ed è vero che dal 22 dicembre il sole comincia a crescere

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  Selezionato da Mimina Faccia (dal   Bolog di Don Mauro Leonardi) 05:20 (15 ore fa) Il 21 dicembre è il giorno più corto dell’anno o anche la notte più lunga dell’anno. poi le giornate ricominceranno a crescere. Per questo nell’antichità romana in queste date c’era la festività del sole ( Sol invictus ) e per questo avrete sicuramente sentito dire da alcuni che Gesù non è nato il 25 dicembre ma che è stata la Chiesa a stabilire quella data per dare un senso cristiano ad una festa pagana. Le cose però non sono così: sono semplicemente molto più semplici. È vero che da dopodomani il sole comincia a crescere, ma è anche vero che Gesù è nato in una data come il 25 dicembre (giorno più, giorno meno). Ma andiamo con ordine. L’inverno astronomico inizia con il solstizio d’inverno, ossia il momento in cui il Sole, nel suo moto apparente lungo l’eclittica raggiunge il punto di minima altezza. Il solstizio d’inverno, tuttavia, non cade sempre il 21 dicembre. Nel nostro emisfero, l’orario prec

Scuola in tempo Covid

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  Si prende spunto da un articolo di Tuttoscuola News sui docenti che numerosi sono partiti dal Nord per raggiungere le famiglie al Sud, in anticipo di qualche giorno rispetto alla chiusura della scuola, per evitare il blocco degli spostamenti deciso dal Governo. Si poteva evitare questa fuga natalizia coordinando restrizioni e necessità di un servizio pubblico quale quello della scuola; invece non è stato fatto. Qualche anno fa nella struttura scolastica sarebbe stato impensabile; poteva capitare con qualcuno, ma qui in molte scuole gli insegnanti non ci sono più, sono partiti in gran numero. Commenta il giornalista Gramellini su “Il Corriere della Sera”: “Sarebbero bastate indicazioni chiare, così da evitare la fuga anticipata di massa nel fine settimana, ma si è preferito cambiare colore di continuo alle zone come i camaleonti.”. Il giornalista ospita e commenta la lettera di Daniela, una madre infermiera: “Sono infermiera in un pronto soccorso, ma giustamente a nessu

Funzioni religiose per il Santo Natale Assergi

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  Auguro a tutti un Buon Santo Natale. ORARIO DELLE FUNZIONI RELIGIOSE NELLA CHIESA "S. MARIA ASSUNTA" 24 dicembre  Veglia ore 18:30 25 dicembre  Natale ore 11:00 26 dicembre  Santo Stefano ore 16.00 27 dicembre  Domenica ore 11.00 31 dicembre  Te Deum ore 16.00 1 gennaio 2021 ore 11.00 6 gennaio  ore 11.00      Don Manuel Cepeda Parroco di Assergi

Accendiamo la quarta candela della Corona dell’Avvento

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  Selezionato da  Mimina Faccia:  (da Frate indovino, associazione religiosa) Accendiamo, in questa quarta Domenica, la candela di colore viola, detta “Candela degli Angeli”, in onore degli Angeli che hanno annunciato agli uomini la nascita di Gesù e che ci porta verso il Natale, ormai vicino. La Vergine ti ha atteso, o Signore, con ansia, con tenerezza, con gioia: le sue braccia furono la tua culla. Ora, questa quarta fiamma ci prepari ad aprirci all’amore di Dio per donarlo con generosità, mettendo Gesù al centro delle nostre vite, come la Vergine fece con fede, con esultanza, nella vita di ogni giorno. Al centro di queste quattro candele vi è l’ultima, quella bianca e raffigura Gesù, Luce del mondo: viene accesa la notte di Natale.

Dibattito sul presepe di Castelli

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  Proviamo a seguire alcune voci del dibattito che si è acceso sul presepe di Castelli, senza contare le critiche feroci apparse nei commenti su Facebook. "In un anno difficile, un presepe che ha avuto problemi": questo è il titolo del “New York Times” , che il 18 dic ha parla to del presepe 2020 di piazza San Pietro che "ha suscitato molte critiche", soprattutto amplificate da “conservatori, che nelle figure in ceramica vedono una ulteriore erosione delle tradizioni ecclesiastiche” e della consuetudine. Anche lo storico dell’arte Andrea Cionci, in un articolo su  "Libero"   dice «Dimenticatevi, infatti, il viso dolce della Madonna, il tenero, luminoso incarnato del Bambin Gesù, la dolcezza paterna di San Giuseppe e la devota meraviglia dei pastori. Forse, per la prima volta, in mezzo al colonnato del Bernini non è stato allestito un presepe figurativo, classico, bensì un’opera brutalmente postmoderna e neanche troppo recente, dato che