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La nostra "Piazza del Campo" di Lorenzo Giusti- (lab. memorie: i luoghi)

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Post di Ivana Fiordigigli In un articolo del 22 febbraio su questo sito Franco Dino Lalli aveva portato la nostra attenzione su un luogo di Assergi importantissimo anche per i ragazzi, che a volte se ne impadronivano eleggendolo a loro territorio: "La piazza era dunque un punto di ritrovo importante nel quale ci potevamo dedicare a sfrenate corse ma soprattutto a interminabili partite di pallone tra squadre che si formavano al momento... La piazza ci accoglieva per buona parte dell’anno, in quasi tutte le ore del giorno quando eravamo liberi dagli impegni della scuola o di altro genere ed era vissuta così intensamente che al vederla così spoglia e solitaria oggi non ci restano altro che rimpianti." I ragazzi delle varie generazioni, che si sono succedute, anche materialmente hanno cercato di lasciare un segno del loro predominio proprio in quella piazza così importante da costituire il centro nevralgico del paese nelle più varie occasioni: le festività annuali, la Domenica, l...

Commemorazione delle vittime del terremoto 2009

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Post di Ivana Fiordigigli (vedi più sotto video "Dedicato a Silvana" di Cifone) Il terremoto della notte tra il 5 e 6 aprile 2009 non ha creato vittime nel borgo di Assergi; infatti non ci sono stati grossi crolli, anche se molte case del centro storico sono rimaste danneggiate ed il centro da quella notte è ancora disabitato e semi deserto, in attesa di una ricostruzione che tarda ad arrivare, mentre muri e tetti continuano a sgretolarsi e crollare. Nonostante ciò, scorrendo i nomi delle vittime del terremoto sulla targa in maiolica del “Giardino della Memoria” di Lucoli, il quarto nome della lista è quello di una cittadina assergese: Alloggia Silvana. Il corpo di Silvana riposa attualmente nel cimitero di Assergi, dove riposano anche i genitori.  Proprio al cimitero è capitato un triste episodio: una tradizionale conca di rame, proprio quella con cui le donne un tempo usavano cogliere l'acqua alla fontana e alla quale lei era affettivamente legata, posta sulla sua tomba...

Il recupero del patrimonio artistico ad Assergi: notazioni di restauro

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Per ricordare Giovanna Di Matteo voglio  riportare il suo saggio presentato al Convegno svoltosi in Assergi nel giugno 2012 e pubblicato fra gli Atti del convegno "San Franco di Assergi - Storia di eremitismo e santità alle pendici del Gran Sasso" a cura di I. Fiordigigli,  Arkhé Ed.,  maggio 2014, pp. 81-84. Contattata per il convegno, non solo accettò volentieri di partecipare, ma offrì ad Assergi l'opportunità di conoscere il recupero e restauro di molte delle sue opere artistiche, ascoltare i restauratori che se ne erano occupati, sapere dove erano allora conservate, in attesa di un ritorno delle stesse in Assergi. Varrebbe la pena di prendere in considerazione la sua proposta di creare in Assergi un museo delle opere, per poterle riavere nel luogo di origine, ma proteggendole. Occorre ricordare che fra le opere portate in Curia e restaurate c'è anche la preziosissima Cassa-reliquiario di San Franco. (Post di Ivana Fiordigigli) Il recupero del patrimonio artistico...

Addio e un saluto a Giovanna Di Matteo

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 di Ivana Fiordigigli Ieri sera con dolore abbiamo saputo della scomparsa della Dott.ssa Giovanna Di Matteo, ricercatrice, studiosa, esperta di storia dell’arte, curatrice di mostre, scrittrice di saggi.. I giornali e i siti internet la ricordano soprattutto per il ruolo svolto con passione nell’ambito della Perdonanza Celestiniana, come curatrice del Corteo Storico e degli abiti d’epoca. Noi della associazione culturale “Assergi: cultura, memoria e montagna” dobbiamo ricordarla, oltre che per l’apporto culturale e di attenta partecipazione dato ai nostri progetti, anche come socio onorario della stessa. Ci ha seguito con attenzione, ha sostenuto le nostre idee, ha condiviso la preoccupazione per le sorti del patrimonio storico di Assergi, soprattutto della sua antica chiesa “S. Maria Assunta”, della quale ha appoggiato la necessità dei lavori strutturali e di restauro; lavori che si sono appena conclusi. Ammirava i suoi affreschi ed arredi; e non si fosse ammalata molto avrebbe fa...

Il "Giardino della Memoria" di Lucoli

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Ci rallegriamo con Lucoli per il successo della bella e significativa iniziativa nata dieci anni fa. L'associazione "NoiXLucolionlus" è la stessa che ha donato ad Assergi la piantina di quercia in memoria dell'Ottocentenario di San Franco. LA RICORRENZA DEL DODICESIMO ANNIVERSARIO DEL SISMA 2009 VERRA’ FESTEGGIATA A LUCOLI CON IL RICONOSCIMENTO DEL “GIARDINO DELLA MEMORIA”, NATO DIECI ANNI FA, COME SITO DI CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ DI INTERESSE AGRICOLO ED ALIMENTARE. A questo proposito ha anche ricevuto una importante testimonianza di stima dal Presidente della Regione Abruzzo dott. Marco Marsilio con l'invio di una lettera. Racconta NoiXLucoli: “Per la nostra Associazione si è trattato di un risultato che vede la naturale evoluzione scientifica di un progetto nato con un intento morale e simbolico  di custodia della memoria delle 309 vittime del terremoto del 2009...  Il Giardino della Memoria è stato inaugurato il 29 maggio del 2011 e quest'anno fes...

4 Aprile 2021 Pasqua di Resurrezione

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  La bella e antica chiesa S. Maria Assunta di Assergi si prepara per la celebrazione della Pasqua 2021. Foto di Don Manuel Cepeda

La tradizione dell'uovo di Pasqua

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  LA TRADIZIONE DELL’UOVO DI PASQUA di Franco Dino Lalli L’origine della simbologia dell’uovo risale a tempi lontanissimi antecedenti la nascita della religione cristiana. L’uovo rappresentava il concetto di vita e perciò se ne affermava la sacralità. Ad esempio alcune culture pagane credevano che il cielo e la terra formassero tutte insieme un uovo. Gli Egizi ritenevano che fosse l’origine e il fulcro dei quattro elementi fondamentali: la terra, l’aria, l’acqua e il fuoco. Si può far risalire la consuetudine di regalare uova fin dagli antichi Persiani che scambiavano uova di gallina nel tempo della rinascita primaverile e la tradizione si diffuse anche in altri popoli antichi, come gli Egiziani che stabilivano questo periodo come l’inizio del nuovo anno, i Greci , i Cinesi ai quali si possono far risalire le prime uova decorate a mano. Nei paesi a Nord del mondo, come le attuali Russia e Scandinavia, era legato all’uovo il significato della continua rinascita ...

Ricetta Colomba di Pasqua

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Si propone, di seguito, una videoricetta per la realizzazione della Colomba Pasquale,  a cura dello Chef Stefano Barbato.  La ricetta dalla è stata sperimentata e realizzata, in casa, con ottimi risultati!

Rito del Venerdì Santo

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Post di Ivana Fiordigigli   Un pensiero da Don Manuel, parroco di Assergi A i Parrocchiani e Cittadini di Assergi. Invio le foto che seguono, perché tutti possano, anche se soltanto via Web, seguire il rito del Venerdì Santo svolto nella chiesa “Santa Maria Assunta” in Assergi. Stiamo attraversando tutti una situazione molto difficile, il Covid è ancora un grosso pericolo, ma la Pasqua è un invito alla riflessione, alla speranza, alla pace e per tutti mi auguro di “RE MARE” insieme verso queste mete U na frase di William Wordsworth afferma che “ Due voci possenti ha il mondo: la voce del mare e la voce della montagna” L a vita è come remare in mezzo alle onde durante la tempesta; si è in pericolo, ogni istante può essere fatale, ma occorre continuare a remare con tutta la propria forza.

Leggende della Pasqua

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 Post di Ivana Fiordigigli Tre leggende scelte e presentate da Franco Dino Lalli LA LEGGENDA DEL BIANCOSPINO Dopo la morte di Gesù, la Madonna si chiuse nella sua casa a piangere e a pregare. Usciva solo di notte dopo il tramonto. Andava nell’orto di Giuseppe, dove avevano sepolto il suo figliolo, e vi restava fino all’alba. Intorno al sepolcro crescevano rovi e spini come quelli che si trovavano nella corona che aveva cinto la fronte di Gesù. Si disperava e piangeva nel ricordare la morte di suo figlio. Piangeva tanto che i rovi si commossero; raccolsero tutte le lacrime della Madonna e le infilarono, come perle, sui loro spini. Il Sabato Santo, quando Gesù risuscitò, la natura fremette di gioia, i rovi biancheggiarono sotto una nevicata di petali candidi. Le lacrime della Madonna si erano mutate in quei bei fiori che presero il nome di biancospini. E a ogni Pasqua tornano a fiorire. LA LEGGENDA DEL MELOGRANO Mentre Gesù saliva faticosamente la via del ...