"Acqua di San Franco" 13 agosto 2021

 

Post Ivana Fiordigigli

L'articolo, che si riporta più avanti, dopo le foto, fa parte di una serie di undici "Appunti per una storia dell'Edicola all'Acqua di S. Franco" pubblicati su questo sito tra settembre ed ottobre 2020. 
Piace riproporlo per la ricorrenza del 13 agosto 2021, data in cui si svolge la tradizionale salita all'Acqua di S.Franco.

In occasione della ricorrenza dell'Ottocentenario del Santo, lo scorso anno la S. Messa del 13 agosto è stata celebrata dal Nunzio Apostolico Mons. Orlando Antonini, che già nel precedente anno 2019 aveva effettuato una visita presso questo luogo sacro, lasciandone testimonianza sul registro delle firme, come da documentazione fotografica che segue.













Proprio in questa occasione del 13 agosto 2021 voglio offrire ai lettori del sito due foto  originali del Signor Vincenzo Cipicchia, che nel 1945 a sue spese fece ristrutturare l'Edicola all'Acqua di San Franco, luogo sacro da lui amato e che, con la targa fatta incidere, ha tramandato sia la storia del restauro sia la vicenda dolorosa del figlio morto in guerra. 
E' un personaggio che Assergi deve ricordare per il dono fatto a San Franco e alla tradizione del paese.
Ringrazio chi ha messo a disposizione le due splendide foto d'epoca.












 


Appunti per una storia dell'Edicola all'"Acqua di San Franco" ( N° 5)

di Ivana Fiordigigli, pubblicato il 22 ottobre 2020

All’Edicola posta all’Acqua di San Franco quasi un secolo dopo la sua costruzione, nel 1945, a spese dell’assergese Vincenzo Cipicchia viene fatto un restauro, perché risultava molto deteriorata dalle intemperie. Ricorda questi lavori la lastra di marmo bianco, posta sull’altare e sottostante il pannello in maiolica con dipinta l’immagine del Santo. Questa che segue è la scritta .


ANNO 1945 – MESE DI GIUGNO – 13 AGOSTO

A

S. FRANCO PATRONO


CIPICCHIA VINCENZO

HA OFFERTO LA RICOSTRUZIONE DI COTESTO EDIFICIO

A PROPRIE SPESE, PER LA MEMORIA DEL PROPRIO FIGLIO

GEOMETRA TONINO

CADUTO PER LA PATRIA IL 20 GIUGNO 1944

E RINGRAZIAMENTI DI COLLABORAZIONE

AL PARROCO DON ERMANNO MORELLI, AL CAPOMASTRO COCCO DOMENICO

A TUTTI GLI OPERAI E TRASPORTATORI ED AL POPOLO DI ASSERGI

PER AVER PORTATO A TERMINE I LAVORI

DOPO LE MOLTE DIFFICOLTÀ

Il 13 agosto per l’inaugurazione vengono portati sul posto anche alcuni elementi della banda musicale presente nel paese per le feste. Dice Demetrio Gianfrancesco a p.333 nel suo libro Assergi e San Franco Eremita del Gran Sasso:

Per l’occasione celebrò la Messa all’Acqua di San Franco, nota per la speciale rinomanza (sono parole Sue), l’Arcivescovo dell’Aquila Carlo Confalonieri, creato Cardinale nel 1958. Era con il Presule, che preferì andare a piedi, anche lo scrivente, allora chierico”.


Abramo Colageo, cultore ed esperto di storia locale di Arischia, nel corso della tavola rotonda tenutasi nel convegno del 2012 su San Franco riporta, come molto suggestivo e carico di devozione popolare, l’episodio a lui raccontato da Nicetta Capanna, e che credo si riferisca sempre al 13 agosto.

Nell’estate del 1945, Carlo Confalonieri, Arcivescovo dell’Aquila, che doveva raggiungere la sorgente di San Franco per celebrare messa, giunto al Passo delle Capannelle non poté proseguire con l’auto perché la strada era impervia e stretta. La giumenta di Giulio Capannolo gli permise di raggiungere agevolmente la cappelletta del santo. Il vescovo riuscì così a celebrare la messa alla presenza di una grande folla, tra cui molti pastori di Arischia. La giumenta, sul dorso della quale era stato trasportato il religioso, da molti anni non rimaneva incinta: la stessa estate, dopo l’evento appena narrato, rimase incinta. La notizia, considerata l’importanza degli animali nelle società contadine, suscitò molto scalpore e rafforzò la devozione per l’eremita.

Commenti

  1. Gli assergitti scacciapreti si lamentano per la mancata funzione del 13 agosto all'Acqua di San Franco. Sono gli stessi assergitti che hanno boicottato tutte le funzioni religiose degli ultimi anni. Non potevano portarsi dietro il cappellano di fiducia per dire messa? Vergogna...

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  2. Chi espone le proprie opinioni e' buona norma che le sottoscriva, altrimenti e' un clandestino come chi scriveva nella colonna del "Pasquino" a Roma. Aldo.Giusti

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