"Acqua di San Franco" 13 agosto 2021
Appunti per una storia dell'Edicola all'"Acqua di San Franco" ( N° 5)
di Ivana Fiordigigli, pubblicato il 22 ottobre 2020
All’Edicola posta all’Acqua di San Franco quasi un secolo dopo la sua costruzione, nel 1945, a spese dell’assergese Vincenzo Cipicchia viene fatto un restauro, perché risultava molto deteriorata dalle intemperie. Ricorda questi lavori la lastra di marmo bianco, posta sull’altare e sottostante il pannello in maiolica con dipinta l’immagine del Santo. Questa che segue è la scritta .
ANNO 1945 – MESE DI GIUGNO – 13 AGOSTO
A
S. FRANCO PATRONO
CIPICCHIA VINCENZO
HA OFFERTO LA RICOSTRUZIONE DI COTESTO EDIFICIO
A PROPRIE SPESE, PER LA MEMORIA DEL PROPRIO FIGLIO
GEOMETRA TONINO
CADUTO PER LA PATRIA IL 20 GIUGNO 1944
E RINGRAZIAMENTI DI COLLABORAZIONE
AL PARROCO DON ERMANNO MORELLI, AL CAPOMASTRO COCCO DOMENICO
A TUTTI GLI OPERAI E TRASPORTATORI ED AL POPOLO DI ASSERGI
PER AVER PORTATO A TERMINE I LAVORI
DOPO LE MOLTE DIFFICOLTÀ
Il 13 agosto per l’inaugurazione vengono portati sul posto anche alcuni elementi della banda musicale presente nel paese per le feste. Dice Demetrio Gianfrancesco a p.333 nel suo libro Assergi e San Franco Eremita del Gran Sasso:
“Per l’occasione celebrò la Messa all’Acqua di San Franco, nota per la speciale rinomanza (sono parole Sue), l’Arcivescovo dell’Aquila Carlo Confalonieri, creato Cardinale nel 1958. Era con il Presule, che preferì andare a piedi, anche lo scrivente, allora chierico”.
Abramo Colageo, cultore ed esperto di storia locale di Arischia, nel corso della tavola rotonda tenutasi nel convegno del 2012 su San Franco riporta, come molto suggestivo e carico di devozione popolare, l’episodio a lui raccontato da Nicetta Capanna, e che credo si riferisca sempre al 13 agosto.
Nell’estate del 1945, Carlo Confalonieri, Arcivescovo dell’Aquila, che doveva raggiungere la sorgente di San Franco per celebrare messa, giunto al Passo delle Capannelle non poté proseguire con l’auto perché la strada era impervia e stretta. La giumenta di Giulio Capannolo gli permise di raggiungere agevolmente la cappelletta del santo. Il vescovo riuscì così a celebrare la messa alla presenza di una grande folla, tra cui molti pastori di Arischia. La giumenta, sul dorso della quale era stato trasportato il religioso, da molti anni non rimaneva incinta: la stessa estate, dopo l’evento appena narrato, rimase incinta. La notizia, considerata l’importanza degli animali nelle società contadine, suscitò molto scalpore e rafforzò la devozione per l’eremita.
Gli assergitti scacciapreti si lamentano per la mancata funzione del 13 agosto all'Acqua di San Franco. Sono gli stessi assergitti che hanno boicottato tutte le funzioni religiose degli ultimi anni. Non potevano portarsi dietro il cappellano di fiducia per dire messa? Vergogna...
RispondiEliminaChi espone le proprie opinioni e' buona norma che le sottoscriva, altrimenti e' un clandestino come chi scriveva nella colonna del "Pasquino" a Roma. Aldo.Giusti
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