Post Ivana F . Proseguiamo la ricerca sui giochi di una volta riportando la nostra attenzione sulla palla, quale protagonista del divertimento di bambini e adolescenti. PALLA BATTIMURO di Franco Dino Lalli Un gioco di gruppo, preferito dalle bambine per la filastrocca e la semplicità di esecuzione, era quello di lanciare una palla contro il muro. L'abilità consisteva nel fare dei movimenti ben precisi, prima del ritorno della palla nelle proprie mani, ripetendo la seguente filastrocca, passo dopo passo. Movendomi , (girando su se stessa) stando ferma , (stando immobile) con una mano , (riprendere la palla con una mano) a battere , (dopo aver battuto le mani) allo zigolo lo zagolo , (riprendere la palla dopo aver battuto le mani davanti e dietro il corpo) il violino (ruotando uno sull'altro le due avanbraccia) un bacino (lanciando un bacio) tocco terra , (toccando la terra) tocco cuore , (toccando il petto) un bacin d’amore (lanciando un bacio). Il gioco preved
Post di Ivana _Fiordigigli Oggi un dolce e magico gioco per bambini piccoli che, estasiati, seguivano la semplice filastrocca e il movimento delle mani e delle dita, senza riuscire a capire dove andassero a finire i due personaggi e da dove ritornassero. Non so se i bambini di oggi, abituati ai giochi di luce e alla narrazione televisiva riescano a divertirsi altrettanto. Intanto ecco due o tre versioni della filastrocca, N° 1 Gigino Gigetto che va sopra al tetto vola Gigino vola Gigetto torna Gigino torna Gigetto N° 2 Arriva Gigino arriva Gigetto vola Gigino vola Gigetto torna Gigino torna Gigetto N° 3 Gigino Gigetto stanno sul tetto vola Gigino vola Gigetto torna Gigino torna Gigetto. Chi fosse Gigino e chi fosse Gigetto nessuno lo ha mai spiegato; se fossero ragazzi o giovani o anziani, è sempre passato in secondo piano rispetto al loro apparire e scomparire. Nemmeno Gino Faccia, che pure ha elencato questo "gioco di una volta", tra quelli che lui ricorda, me lo ha saput
Post Ivana Fiordigigli Il film “Continuavano a chiamarlo Trinità”, di Enzo Barboni (Italia, 1971, 128 min.) con Bud Spencer e Terence Hill è stato girato nello scenario dell'altopiano di Campo Imperatore cinquanta anni fa. Il 5 agosto 2021 a Fonte Vetica un numeroso pubblico è stato presente alla sua proiezione e all'incontro con Terence Hill. L'evento ci richiama alla mente una serie di film realizzati nello scenario dei monti abruzzesi, ma aiuta la nostra memoria soprattutto una ricerca realizzata da Marzia di "Civico zero" e pubblicata su internet, che vogliamo riproporre perché è accurata e ci offre un'ampia informazione in merito. Marzia viene presentata come "nella vita psicologa impegnata nel sociale", ma anche come "una grandissima appassionata di cinema" Tutti i film girati in Abruzzo, scovati per noi da Marzia di Civico Zero Eccoli di seguito, con una piccola nota sulla località esatta: Straziami ma di baci saziami (1968), girat
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