Post Ivana F . Proseguiamo la ricerca sui giochi di una volta riportando la nostra attenzione sulla palla, quale protagonista del divertimento di bambini e adolescenti. PALLA BATTIMURO di Franco Dino Lalli Un gioco di gruppo, preferito dalle bambine per la filastrocca e la semplicità di esecuzione, era quello di lanciare una palla contro il muro. L'abilità consisteva nel fare dei movimenti ben precisi, prima del ritorno della palla nelle proprie mani, ripetendo la seguente filastrocca, passo dopo passo. Movendomi , (girando su se stessa) stando ferma , (stando immobile) con una mano , (riprendere la palla con una mano) a battere , (dopo aver battuto le mani) allo zigolo lo zagolo , (riprendere la palla dopo aver battuto le mani davanti e dietro il corpo) il violino (ruotando uno sull'altro le due avanbraccia) un bacino (lanciando un bacio) tocco terra , (toccando la terra) tocco cuore , (toccando il petto) un bacin d’amore (lanciando un bacio). Il gioco preved
di Franco Dino Lalli Sant’Agata è stata una delle martiri cristiani più venerate dell'antichità cristiana. E’stata martirizzata all’incirca verso la metà del III secolo d. C. e non si possiedono notizie certe perché la Passio Sanctae Agathae, risalente alla metà del V secolo, anche se contiene elementi storici è soprattutto una narrazione edificante. Secondo questa Passio la Santa era di una famiglia nobile e ricca di Catania. Fu educata cristianamente dai genitori e aveva fatto il voto di verginità. Il proconsole di Sicilia Quinziano, non riuscendo a conquistarla, la obbligò a sottoporsi alla custodia di una matrona, Afrodisiaca donna di facili costumi, affinché acconsentisse ai suoi voleri. Ma Agata era restia. Quinziano allora la convocò in tribunale accusandola di vilipendio alla religione pagana. Agata si presentò vestita da schiava asserendo che la più alta nobiltà era quella della schiavitù di Cristo. Fu interrogata ancora e fu sottoposta alla tortura: le stir
Post Ivana Fiordigigli Domenica delle Palme: ecco che alcuni poeti con i loro versi ci danno spunti di riflessione Domenica delle Palme di Claudio De Lutio Tra primule, fresie, camelie, tra rondini in volo... in ritorno... fedeli già pronti alle veglie, nel dì che si approssima al giorno. Al giorno: sì... al giorno fatale! Nel chiostro di palme, di ceri, cogl'inni, la voce corale, i cuori addolciti... sinceri... Sì! Tanto sinceri e giulivi davanti al Re mite, che viene in groppa ad un'asina: quivi quell'umile trono che tiene. La Domenica dell’olivo di Giovanni Pascoli Hanno compiuto in questo dì, gli uccelli il nido (oggi e la festa dell olivo) di foglie secche, radiche, fuscelli; quel sul cipresso, questo su l’alloro, al bosco, lungo il chioccolo d’un rivo, nell’ombra mossa d’un tremolio d’oro. E covano sul musco e sul lichene fissando muti il cielo cristallino, con improvvisi palpiti, se viene un ronzio d’ape, un vol di maggiolino. Rami d’Olivo di M. Giarrè Billi Quanti
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