STORIE MINIME E MODI DI DIRE (Racconti brevi dal Quadernone)

Post Ivana Fiordigigli


DAL “QUADERNONE” INEDITO


di Gino Faccia



RACCONTI BREVI


Storie minime e modi di dire





- La Zanna, se gli toccavano il muro del pagliaio, diceva sempre:
“Ti possano sizionare”.



- Sallustro diceva:
“Le belle non mi vogliono e le brutte non le voglio”



- A Pavero dicevano: “Forza!”.
Egli rispondeva: “Sopra a mammeta!”



- Franala e Bisaccella erano due fratelli.
Uno diceva: “Buttalo per terra, ... che ci penso io!”.



- La Fasciana stava sempre alla chiesa con Don Ermanno.



- “Testarotta”: il soprannome glielo dicevano perché gli mancava mezza testa (aveva una ferita di guerra ed era eroe di guerra). "Tenea na terra co n'orte alle Cartiche e ci stea na sorgente d'acqua". 



- Se volete sapere le proprietà degli Acitelli:
“Le Teglie, U Forne, e U Cerreteglie.”



- Le Marchette: “Le zéppe de ju turchie”.



- Giacinta e Lucrezia: “U Marite, la Sorella”.



- Sciancacrapa: stava sempre tra i giovani, si ubriacava con un bicchiere di vino e raccontava cantando: “ Ju fatte che successe a Dudelan
ge …”



- Cesare diceva sempre: “Sti miserabili!”



- Bruttòme, con una gamba di legno, era un eroe della guerra mondiale e fumava un sigaro al giorno a 'na Porta.



- U Pritine avea tante terre.



- Vincenzo U Fellone: “Non vedo l’ora de morì pe’ famme un sonno”. La casa di Fellone fu comprata dalla Amministrazione Separata Beni e Usi Civici di Assergi.



- Vincenzo u Caccione teneva una bottega di alimentari e vendeva petrolio per la luma.
Organizzava il Carnevale: “Vincè come va?”; “ Alle sei e mezza”.






- Lazzaritte era parente di Colonnello.



- Trentachili (Carrubbino) lo chiamavano così perché era magro magro. Teneva un orto molto ben coltivato alla “Sbota”.



- Frasi proverbiali:
  • Le parole buone si dimenticano, le parole cattive non si scordano.
  • Fa più rumore un albero che casca che un bosco che cresce!.



- Santarello “biastimava” sempre la terra: “Oh... porcaccia la terraccia!”



- Carminuccio “biastimava”: “Porco tutto il mondo!”



- Luigi U Marescialle diceva sempre:
“Tutto ci vuole la forza! Al bagno ci vuole la forza!”



- Sarine, la moglie “de Vincenze e Manetta” abitava “de late a ju forne” e aveva perso le chiavi.
Cercò di rientrare per una buchetta e riuscì ad aprire e disse:
A tope fatte, so rientrata!”







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