Raccolta di mandorle di Gino Faccia
Post di Ivana Fiordigigli
Quando era tempo di raccolta, in autunno, dal paese le piante di noce e mandorlo si vedevano che sembravano quasi un bosco.
Raccolta di mandorle
dal Quadernone di Gino Faccia
Quando era tempo di raccolta, in autunno, dal paese le piante di noce e mandorlo si vedevano che sembravano quasi un bosco.
Prima venivano raccolte quelle che erano già cadute da sole, poi sotto ogni pianta si stendevano delle ampie lenzuola rustiche, perché spesso sotto c’erano spini o "macerine".
I rami della pianta venivano battuti, da terra con una “stanga” lunga, salendo sopra la pianta con una “stanga” più piccola.
Noci o mandorle si dovevano “scuncolare” a mano o con la "pretella".
Noci o mandorle si dovevano “scuncolare” a mano o con la "pretella".
La maggior parte di esse si vendevano o si davano per pagamenti.
Con qualche chilo di mandorle si facevano i “nucci atterrati” per feste e matrimoni.
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