Ode alla primavera di Pablo Neruda (angolo della poesia)
Post Ivana Fiordigigli
Propongo qualche notizia sulla vita di Pablo Neruda. Il vero nome è Neftali Ricardo Reyes Basoalto. Nasce il 12 luglio 1904 a Parral, in Cile, vicino a Santiago. E' nel 1920 che inizia ad utilizzare lo pseudonimo di Pablo Neruda per le sue pubblicazioni.
Mostra da ragazzo interesse per la letteratura e la poesia, ed è incoraggiato dalla sua insegnante di scuola Gabriela Mistral, che sarà un premio Nobel.
Negli anni 1923 pubblica il suo primo libro: "Crepuscolario" e nel 1924 ha successo con "Venti poesie d'amore e una canzone disperata". Dirige la rivista "Caballo de bastos" dal 1925.Dal 1927 si dedica alla carriera diplomatica e viene nominato prima console a Rangoon, poi a Colombo (Ceylon). Nel 1933 è console a Buenos Aires. L'anno successivo è a Madrid dove stringe amicizia con Rafael Alberti. Questo fino a quando, allo scoppio della Guerra Civile (1936) parteggia per la Repubblica e viene destituito dall'incarico consolare.
Si reca quindi a Parigi, dove diviene console per l'emigrazione dei profughi cileni repubblicani. Viene eletto senatore nel 1945 e si iscrive al partito comunista. Nel 1949 dopo un periodo di clandestinità, per sottrarsi al governo anticomunista di Gabriel González Videla, fugge dal Cile e viaggia attraverso Unione Sovietica, Polonia e Ungheria.
Tra il 1951 e il 1952 passa anche per l'Italia e si stabilisce a Capri. Tra il 1955 e il 1960 viaggia in Europa, Asia, America Latina. Negli anni Sessanta diviene anche oggetto di forti polemiche per un viaggio negli Stati Uniti, da parte di intellettuali cubani.
Nel 1971 riceve il Premio Nobel per la Letteratura. Muore a Santiago il 23 settembre 1973.
Ode alla primavera
di Pablo Neruda
Primavera
terribile,
rosa
pazza,
arriverai,
arrivi
impercettibile,
appena
un tremolio d’ala, un bacio
di nebbia con gelsomini,
il cappello
lo sa
i cavalli,
il vento
porta una lettera verde
che gli alberi leggono
e le foglie
incominciano
a guardare con un solo occhio,
a vedere di nuovo il mondo,
si convincono,
tutto è pronto,
il vecchio sole altissimo,
l'acqua che parla,
tutto,
e allora
escono tutte le gonne
del fogliame,
pazza
primavera
colore di smeraldo
luce sfrenata,
cavalla verde,
ogni cosa
si moltiplica,
ogni cosa
cerca
a tentoni
la materia
che modelli la sua forma,
il germe muove
minuscoli piedi sacri,
l'uomo
cinge
l'amore della sua amata,
la terra si colma
di freschezza,
di petali che cadono
come farina,
la terra
risplende appena dipinta
mostrando
fragranza
nelle sue ferite,
i baci delle labbra di garofani,
la marea scarlatta della rosa.
Che meraviglia!
Ora,
primavera,
dimmi a che servi
e chi servi.
Dimmi se il dimenticato
nella sua caverna
ha ricevuto la tua visita,
se l'avvocato povero
nel suo ufficio
ha visto fiorire i tuoi petali
sul sudicio tappeto,
se il minatore
delle miniere della mia patria
ha conosciuto
altro se non la primavera nera
del carbone
o il vento venefico
dello zolfo!
Primavera,
fanciulla,
ti aspettavo!
Prendi questa scopa e spazza
il mondo!
Pulisci
con questo cencio
le frontiere,
spolvera
i tetti degli uomini,
rimuovi
l'oro
accumulato
e ripartisci
i beni
nascosti,
aiutami
quando
finalmente
ogni
uomo
sarà libero
dalla miseria,
dalla polvere,
dagli stracci,
dai debiti,
dalle piaghe,
dai dolori,
quando
le tue magiche mani di fata
e le mani del popolo,
quando sulla terra
il fuoco e l'amore
sfioreranno i tuoi ballerini
piedi di madreperla,
quando
tu, primavera,
entrerai
in tutte
le case degli uomini,
ti amerò senza peccato,
disordinata dalia,
acacia pazza,
amata,
con te, con il tuo aroma,
con la tua abbondanza, senza rimorso,
con la tua nuda neve
ardente,
con le tue più copiose sorgenti,
senza intaccare la fortuna
di altri uomini,
con il miele misterioso
delle api diurne,
senza che i neri debbano
vivere separati
dai bianchi,
oh primavera
della notte senza poveri,
senza povertà,
primavera
fragrante,
arriverai,
arrivi,
ti vedo
venire per le strade:
questa è la mia casa,
entra,
stavi tardando,
era ora,
che bello è fiorire,
che fatica
meravigliosa:
che attiva
operaia tu sei,
primavera,
ape molteplice,
macchina
trasparente,
mulino di cicale,
entra in tutte le case,
forza,
lavoreremo insieme
alla futura e pura
e prospera fecondità.
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