La primula

Post Ivana Fiordigigli

Dopo la  mimosa, Franco Dino Lalli ci presenta, dandoci interessanti informazioni, un altro fiore che annuncia l'inizio della primavera


 La primula.

di Franco Dino Lalli


La primula spunta nei prati e lungo le rive dei fiumi all’inizio della primavera con i suoi petali prevalentemente gialli. In commercio se ne trovano anche con petali rosei, rossi, bianchi e variegati dalla corolla a forma di rosetta. 

Siccome la piantina fiorisce quando gli insetti ancora sono pochi, essa non viene impollinata tanto che William Shakespeare nella sua commedia Racconto d'autunno usò una metafora poetica sulle primule che “muoiono nubili”. 

Il nome riflette la sua precocità e per questo, nel linguaggio dei fiori, rappresenta l'emblema della prima giovinezza. La primula è diventata, annunciando la nuova stagione, anche augurio di buona fortuna. In Gran Bretagna viene offerta come portafortuna come si fa in Francia con il mughetto.

L'episodio di cui fu protagonista la Regina Vittoria ci dà un quadro dell'importanza della primula: alla consegna solenne della corona delle Indie da parte del primo ministro Disraeli lei offrì in cambio un mazzolino di primule come augurio di buona fortuna. Ma, per fare in modo che questi fiori diventino veramente un talismano invincibile, bisogna tenerli sul cuore insieme con un uovo di cristallo di rocca.



Immagine di ricerca visiva



Primula veris


Narra una leggenda che un giorno San Pietro gettò dal cielo le chiavi del Paradiso appena seppe che il Signore ne aveva voluto un altro paio. Le chiavi caddero in una regione dell’Europa settentrionale dove spuntò la prima primula veris. Questo fiore giallo dai capini penduli, secondo la tradizione popolare, assomiglia alle chiavi di San Pietro tanto è vero che nella regione inglese del Somerset è chiamata anche “mazzo di chiavi”.




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Primula vulgaris


La primula che è più diffusa in Italia è quella vulgaris che presenta un capino eretto. La primula ha circa 200 specie ed è apprezzata anche per le sue proprietà medicamentose.

L’infuso di radici, foglie e fiori cura vertigini, palpitazioni, emicranie.

Il cosiddetto "vino di primula", che si ottiene mettendo i fiori in infuso con il vino bianco, favorisce la buona circolazione.

I "fiori essiccati" offrono un tè aromatico non eccitante. Servono anche inoltre a profumare la birra e a migliorare il bouquet del vino.


La piantina della primula, secondo una credenza popolare fino all’Ottocento, contiene un segreto: chi riesce a toccare con un mazzetto di primule una roccia delle fate si vedrà aprire davanti a sé la strada che lo condurrà al loro regno, ma, per riuscirci, è necessario indovinare il numero delle primule che bisogna adoperare per questo rito magico e se non si indovina si rischia di essere colpito invece da sventure.


Un’altra leggenda narra che fu Apollo a mandare la primula sulla Terra per sconfiggere il gelo che allora predominava su tutte le altre stagioni e che l’aveva rinchiusa sotto uno strato di ghiaccio. 

Furono gli animali del bosco a chiedere il suo aiuto e infatti questo fiore predilige i luoghi in mezz’ombra e cresce spontaneamente in boschi di latifoglie e in luoghi erbosi.

Per questo la primula è il fiore che annuncia la primavera.

 

Notizie tratte da vari siti internet e da: “Florario” di Alfredo Cattabiani.


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