La mimosa.

Post di Ivana Fiordigigli

Oggi a tutte, e ad ogni donna, un delicato e simbolico ramoscello di MIMOSA. Accantoniamo per un attimo la minaccia della pandemia covid e le notizie angosciose della guerra in Ucraina e soffermiamo lo sguardo sulla spettacolare fioritura di questa pianta che preannuncia la primavera.



La mimosa.

di Franco Dino Lalli



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La mimosa, in botanica chiamata Acacia dealbata, appartenente alla famiglia delle Mimosacee, è stata introdotta dalla Tasmania in Europa all'inizio del secolo scorso. Può essere alta fino a 10 – 12 metri nei nostri territori. Nei paesi di origine arriva anche a circa 30 metri con rami penduli che formano una chioma ampia scomposta, le foglie sono grigio argentee bipennate mentre i fiori, che sbocciano da gennaio a marzo, sono riuniti in capolini sferici gialli e profumati a loro volta raggruppati in pannocchie di 7 - 10 cm.

Il nome può provocare confusione perché rischia di far confondere l’Acacia dealbata con la mimosa pudica che, pur appartenendo alla stessa famiglia, è una pianta diversa, semi legnosa, alta non più di 60 cm spinosa e dai fiori rosa violacei originaria del Brasile. Il suo nome deriva dal fatto che, al minimo tocco, le foglioline si piegano l'una sull'altra mentre i segmenti si accostano tra loro e il picciolo si abbassa e lo si propaga da una foglia all'altra di uno stesso ramo. È per questo che questa pianta ha ispirato il simbolo della pudicizia.

In America, nelle tribù indiane, la mimosa era un segno di amore appassionato, mentre in Inghilterra le ragazze non molto appariscenti infilavano un fiore di mimosa nell’occhiello della giacca o tra i capelli per rimarcare la loro femminilità.

Il simbolismo della mimosa è comune a ogni acacia che ha rappresentato l'idea di resurrezione nelle religioni precristiane e il Cristo resuscitato nelle chiese primitive d'Oriente e d’Egitto, caratteristica che si ritrova anche nelle società ermetiche del Medioevo e nella Massoneria. Essendo una pianta eccezionalmente vitale e robusta, nonostante il suo aspetto fragile, evoca l'energia che si cela nella femminilità.

La Mimosa esprime inoltre innocenza, libertà, autonomia, pudore e sensibilità.

Da ricordare anche che nei primi anni Cinquanta del secolo scorso, anni della guerra fredda e del ministero Scelba, la distribuzione dei rametti di mimosa per strada l’8 marzo era vietato perché costituiva un gesto turbativo dell’ordine pubblico e anche la diffusione del mensile "Noi donne".

Il fiore della mimosa è stato considerato come la rappresentazione del sole in quanto dona un messaggio di speranza e di felicità. In poesia è cantato come simbolo dell’amore segreto e di futura rivelazione.

Rappresenta anche sicurezza e stabilità e perciò un aiuto a chi si trova in difficoltà e una speranza nel futuro migliore.

Il fiore è stato utilizzato nella medicina cinese tradizionale per la purificazione del corpo e come porta fortuna nella propria casa.

Gli antichi Maya usavano anche i fiori di mimosa per curare le lesioni e le ustioni dei tessuti molli.

Alcuni utilizzano questo fiore per curare malattie minori come tosse, infiammazioni, dolori e raffreddori.


(Notizie e informazioni tratte da vari siti internet e da: “Florario” di Alfredo Cattabiani, Mondadori Editore, Milano, giugno 1997.)

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