Croce di San Benedetto di Franco Dino Lalli

 Post Ivana Fiordigigli.



Croce di San Benedetto

di Franco Dino Lalli


La “Croce di San Benedetto” è una devozione molto diffusa nella forma di medaglia. Ha origini molto antiche anche se non può essere attribuita al Santo.

Secondo una prima interpretazione storica questa devozione cominciò a diffondersi verso il 1050 in seguito alla guarigione miracolosa del giovane Brunone che era il figlio del conte di Eginsheim in Alsazia. La tradizione vuole che il giovane, dopo che gli fu offerta la medaglia di San Benedetto guarì da una grave infermità. Una volta guarito divenne monaco benedettino e poi fu eletto papa, san Leone IX, morto nel 1054. 

La propagazione della devozione della medaglia è annoverata anche a S. Vincenzo de Paoli.

Un’altra interpretazione informa che Papa Benedetto XIV ne ideò il disegno e col "Breve" del 1742 approvò la medaglia concedendo delle indulgenze a coloro che la portano con fede. 

Su una facciata è impressa un’immagine del Santo che regge nella mano destra una croce elevata verso il cielo e nella sinistra il libro aperto della santa Regola.  

Ai lati di san Benedetto sono ricordati due episodi significativi della vita del santo, simboleggiati da una coppa e da un corvo, riferibili ai due tentativi di avvelenamento operati ai suoi danni. 

La particolarità della medaglia è costituita dalla serie di lettere che formano, in forma di acronimo, una preghiera. Attorno alla medaglia, sono coniate queste parole: “EIUS IN OBITU NOSTRO PRESENTIA MUNIAMUR” (Possiamo essere protetti dalla sua presenza nell’ora della nostra morte).

 

Ai piedi del santo è la scritta “ex S M Casino MDCCCLXXX (dal Santo Monte Cassino 1880), che, nell’anno del Giubileo 1880, commemora il 1400º anniversario della nascita di san Benedetto (480). 

Da precisare che esistono altre versioni della medaglia oltre alla versione giubilare con alcune differenze.

Sul rovescio della medaglia figura, invece, la Croce di San Benedetto. Attorno ad essa compaiono le iniziali di alcuni testi molto antichi, presenti in un manoscritto del XIV sec. a testimonianza della fede nella potenza di Dio e di San Benedetto. Gli acronimi, la loro interpretazione e il significato in italiano sono:

C.S. P. B.
Crux Sancti Patris Benedicti
Croce del Santo Padre Benedetto

C.S. S. M. L.
Crux Sacra Sit Mihi Lux
La Santa Croce sia la mia luce

N.D. S. M. D.
Non Draco Sit Mihi Dux
Non sia il demonio mio condottiero

V.R. S.
Vade Retro Satana
Fatti indietro, Satana

N.S. M. V.
Numquam Suade Mibi Vana
Non mi attirare alle vanità

S.M. Q. L.
Sunt Mala Quae Libas
Sono mali le tue bevande

I.V. B.
Ipse Venena Bibas
Bevi tu stesso il tuo veleno


La tradizione attribuisce a questo simbolo un elevato potere di esorcismo e di guarigione. 

 

 

Notizie e immagini tratte da Wikipedia e altri siti internet.


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