Jacques Prévert



Post di Ivana Fiordigigli


Sembra opportuno aggiungere all'articolo di ieri, in cui è stata pubblicata la poesia "Questo amore", qualche notizia sull'autore Jacques Prévert, che nasce in Francia a Neuilly-sur-Seine nell'anno 1900 il 4 febbraio e muore il giorno 11 aprile 1977 a Omonville la Petite, La Haque.

Tre momenti decisivi che incidono sulla sua vita e sulla sua arte sono l'incontro con il movimento surrealista, l'attività teatrale, l'attività cinematografica, che lo coinvolgono appieno nel mondo dello spettacolo.

L'attività poetica inizia saltuariamente con una serie di poesie pubblicate su varie rivista, ma poi escono due sue raccolte: Histoires e la celebre Paroles, Nel 1955 ritorna a Parigi, pubblica una nuova raccolta di poesie, La pluie et le beau temps.

Nella poesia di Prévert si alternano vari motivi e anche un forte intento polemico e una continua lotta al più deleterio conformismo; da un lato l'umorismo e il divertissement, dall'altro uno spirito anarchico e di protesta, a livello formale una adesione allo schema tradizionale della "chanson" francese.

Molte sue composizioni vengono musicate da Joseph Kosma e ottengono un successo popolare incredibile.

Voglio riportare due sue poesie. La prima torna sul tema dell'amore:

Sabbie mobili


Demoni e meraviglie
Venti e maree
S'è ritirato già il mare in lontananza
E tu
Come alga dolcemente dal vento accarezzata
Nelle sabbie mobili del letto ti agiti sognando
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Il mare s'è ritirato già in lontananza
Ma nei tuoi occhi socchiusi
Due piccole onde son rimaste
Demoni e meraviglie
Venti e maree
Due piccole onde per farmi annegare.



La seconda è molto particolare ed in fondo è quasi una dichiarazione sia di una poetica, sia di una concezione artistica e visiva mai paga di tornare su se stessa e di raffinarsi e crescere. Il titolo esprime il tema e l'intento da raggiungere, ma occorre tempo, calma, riflessione e soprattutto il saper aspettare e il saper cogliere il segno della completezza dell'opera. Allora sì che il quadro si può firmare!




Per fare il ritratto
di un uccello

Anzitutto dipingere una gabbia
con la porticina aperta
dipingere quindi
qualcosa di grazioso
qualcosa di semplice
qualcosa di bello
qualcosa di utile
per l'uccello
appoggiare poi il quadro ad un albero
in un giardino
in un bosco
o in una foresta
nascondersi dietro l'albero
silenziosi, immobili...
A volte l'uccello arriva presto
ma può anche impiegare degli anni
prima di decidersi
Non scoraggiarsi
attendere
attendere se è il caso per anni
la rapidità o la lentezza dell'arrivo
non ha nessun rapporto con la riuscita del quadro
Quando l'uccello arriva
se arriva
osservare il più profondo silenzio
aspettare che l'uccello entri nella gabbia
e quando è entrato
chiudere dolcemente la porta col pennello
poi
cancellare un dopo l'altra tutte le sbarre
avendo cura di non toccare nessuna piuma dell'uccello
Fare quindi il ritratto dell'albero
scegliendo il ramo più bello
per l'uccello
dipingere anche il verde fogliame e la frescura del vento
il pulviscolo del sole
e il fruscio delle bestie dell'erba nella calura estiva
e poi spettare che l'uccello si decida a cantare
Se l'uccello non canta
è cattivo segno
segno che il quadro è sbagliato
ma se canta è buon segno
segno che voi potete firmare
Allora strappate con tanta dolcezza
una piuma all'uccello
e il vostro nome scrivete in un angolo del quadro.



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