Cronologia essenziale di S.Benedetto in Perillis

Post di Ivana Fiordigigli

Per conoscere più da vicino San Benedetto in Perillis sembra opportuno riportare lo scritto, che segue, del professor Giancaterino Gualtieri, che presenta in ordine cronologico i fatti storici più importanti, di cui è rimasta traccia, che  hanno riguardato il paese nel corso dei secoli. Emerge, in forma schematica, un quadro sintetico, ma chiaro e lineare, degli eventi storici che, come ci si fa notare, fino al 1450 circa si imperniano soprattutto sulle vicende del Monastero di San Benedetto in Perello.
La ricostruzione cronologica si ferma al 1947, anno in cui S.Benedetto in Perillis riacquista la sua autonomia amministrativa, mentre a partire dall'Ottocento era stato unito alternativamente al Comune di Popoli e a quello di Collepietro.




La parte più antica del paese



S.BENEDETTO IN PERILLIS - Cronologia essenziale
di Giancaterino Gualtieri


N.B. La storia del paese di S.Benedetto in Perillis e' stata, fino al 1450, la storia del monastero benedettino fondato in "Perello" (l'antico nome del paese è rimasto almeno fino al 1300). Il monastero veniva chiamato perciò '"monasterium S.Benedicti de Perello" o "monasterium S.Benedicti in Perello". Nel tempo quindi la denominazione "(monastero di) S.Benedetto in Perillis" ha sostituito il nome antico ed è diventata il nome del paese.


Paleolitico inferiore, medio e superiore; epipaleolitico: Ritrovamento di selci lavorate in stazioni di superficie.


Neolitico finale: Individuazione di alcuni insediamenti con reperti litici, ceramici e fondi di capanne.


Eta' del bronzo: Ritrovamento di una sepoltura ritenuta a cremazione, con una spada di bronzo attribuibile al protovillanoviano.


III° - I° secolo a C: Ritrovamento di due iscrizioni dialettali romano-vestine che consentono di individuare, nell'area a nord di S.Benedetto, un antico insediamento di cui non si conosce il nome.


Anno 787-Chronicon Vulturnense:
La ricognizione dei sudditi del monastero di S.Vincenzo al Volturno, con la quantità di terra posseduta da ciascuno di essi, dimostra che nell' VIII secolo esisteva nel territorio di Perello uno stanziamento di 28 famiglie longobarde. L'esistenza di questo toponimo giustifica l'ipotesi di una maggiore antichità e quindi non e' improbabile che l'insediamento antico si chiamasse Peruli.


Secoli VIII° - IX°: Viene probabilmente costruita la chiesa di S.Benedetto.


Secoli IX° - XI°- Chronicon Vulturnense: Viene nominato ancora Perello.


Anno 1074 circa: Secondo la "Charta offersionis" Trasmondo, vescovo di Valva, avrebbe costruito il monastero in onore di S.Benedetto su Colle Rotondo.


Anno 1092: Ugo di Gerberto (Ugo Malmozzetto?) normanno, dona al vescovo di Valva il monastero di S.Benedetto con tutti i suoi beni.


Anno 1150: Gionata, barone di Collepietro, dona al monastero di S.Benedetto l'ospedale situato presso la fonte di Benatero.


Anno 1150-1155: Gualtieri, figlio di Gionata di Collepietro, possiede una porzione feudale a S.Benedetto in Perillis valutata per un feudo di un soldato a cavallo (Catalogus Baronum).


Anno 1156: Bolla di Papa Adriano VI in cui il monastero di S.Benedetto "in Perello" compare per la prima volta fra le terre appartenenti alla diocesi di Valva.


Anno 1188: Bolla di Papa Clemente III diretta ai frati del monastero di S.Benedetto in cui si confermano gli ampi possedimenti del monastero e i grandi privilegi monastici, quali quelli di incolumità, di asilo e la facoltà di celebrare messa in caso di interdetto.


Anno 1224: Fra Pietro, preposito di S.Benedetto, fa fare un "Breve di ricordo" delle chiese soggette al monastero, obbligate a versare al monastero i tributi annui.


Anno 1263: Viene stipulato un patto fra Teodino, abate di Bominaco e Pietro, preposito di S.Benedetto, sulle modalità dell'elezione del preposito di S.Benedetto. Il monastero di S.Benedetto diviene, almeno nominalmente, una cella del monastero di Bominaco.


Anno 1269: Nella tassazione generale delle terre del contado aquilano, S.Benedetto in Perillis viene tassato per tre once.


Anno 1294: Bolla di Papa Celestino V, (30 Agosto) con cui il Papa investe l'Abate di S.Spirito al Morrone del possesso di S.Cesidio di Caporciano, con la totale esenzione dal dominio del vescovo di Valva e del monastero di S.Benedetto che ne è possessore.


Anno 1303: Editto di Re Carlo II riguardante la manutenzione e la difesa del monastero in merito al possesso di case e terre contestate.


Anno 1308-1328: Dalle decime dovute alla "Camera Apostolica" si rileva l'ancora notevole ricchezza del monastero di S.Benedetto in "Perello".


Anno 1345: Eccidio nella chiesa di S.Benedetto (7 morti) per mano dei cavalieri aquilani di Lalle Camponeschi. La chiesa viene riconsacrata.


Anno 1345: Vengono fatte costruire da fra Pietro, preposito del monastero, le due cappelline gotiche ai lati dell'altare maggiore. (Iscrizione sul pilastro della cappellina di sinistra).


Anno 1349: Il monastero di S.Benedetto, insieme ad altre terre della diocesi di Valva, viene aggregato alla diocesi dell'Aquila dal papa Clemente VI.


Anno 1391: Processo per la prepositura di S.Benedetto, conferita d'autorità al monaco celestino Nanno di Simone di Bazzano. I monaci di S.Benedetto si oppongono e riescono a mantenere la propria indipendenza per la rinuncia di Fra Nanno.


Anno 1408: Gli abitanti di S.Benedetto fanno causa comune con quelli dei paesi del contado aquilano, che si ritengono divisi e non più soggetti alla giurisdizione della città dell'Aquila.


Anno 1414: Nel catasto rimontante all'epoca di Re Ladislao S.Benedetto ha 25 fuochi.


Anno 1415: Fra Nanno di Bazzano viene rimesso a capo del monastero come preposito su ordine dei magistrati dell'Aquila. I monaci di S.Benedetto, con a capo il loro preposito fra Pietro, si oppongono ma alla fine devono accettare la nomina di fra Nanno.


Anno 1426: Diciotto paesi della diocesi di Valva e tra questi S.Benedetto, per pura autorità apostolica, vengono incorporati alla diocesi dell'Aquila.


Anno 1443: Morte del preposito celestino fra Nanno.


Anno 1443: Bolla di PapaEugenio IV che, alla Prepositura di S.Benedetto pone a capo fra Matteo da Pizzoli, monaco celestino di Collemaggio.


Anno 1445: Sentenza del tribunale ecclesiasticoa favore di fra Matteo da Pizzoli contro i monaci di S.Benedetto che si erano opposti alla sua nomina e avevano nominato ancora una volta un loro preposito.


Anno 1445: Il vicario aquilano, giudice apostolico sulla lite per la prepositura di S.Benedetto, fa sequestrare le rendite della prepositura.


Anno 1446: Rinuncia di fra Matteo alla prepositura ed elezione di un preposito locale da parte dei monaci di S.Benedetto.


Anno 1448: Bolla di Papa Nicolo' V che sopprime l'ordine e la conventualita' del monastero di S.Benedetto in Perillis e lo annette al monastero di Collemaggio. La Bolla rimane lettera morta per l'opposizione dei monaci di S.Benedetto.


Anno 1450: IIa Bolla di Papa Nicolo' V. In vigore di dette bolle il Commissario Apostolico deputato sopprime il monastero e incorpora tutti i beni dello stesso al monastero di Collemaggio.


Anno 1455: Composizione pacifica, fra l'Universita' di S.Benedetto e il Conte di Popoli, di una lite nata per motivi di confine fra i due territori.


Anno 1474: L'Abate di Collemaggio affitta in perpetuo ai massari di S.Benedetto, a nome dell'Università alcune località vicino la chiesa per edificarvi delle case.


Anno 1486: Il Camerlengo e i Cinque delle Arti della Città dell'Aquila accettano e confermano che il monastero di Collemaggio abbia giurisdizione civile e criminale sul castello di S.Benedetto.


Anni 1486-1610: Liti fra l'Università di S.Benedetto e il monastero di Collemaggio per le decime che devono essere pagate a questo monastero.


Anno 1503: La peste ( "lo morbo" ) miete molte vittime.


Anno 1508: Nella "Numerazione dei fuochi” la popolazione di S.Benedetto risulta essere ridotta a circa 20 fuochi (circa 100 persone).


Anno 1527: Saccheggio di S.Benedetto da parte dei soldati dell’Imperatore di Carlo V, al comando di Andrea Cotugno.


Anno 1530 circa: L'Università di S.Benedetto costruisce la chiesa della Madonna delle Grazie e l'ospedale adiacente la chiesa.


Anno 1533: Il castello di S.Benedetto viene venduto al capitano spagnolo D.Jaimo Ros.


Anni 1533-1544: Viene redatto e poi aggiornato il Catasto del Castello di S.Benedetto.


Anno 1562: La vedova di Giovanni Antonio de' Porcinari, possessore del Castello di S.Benedetto, lo cede a Diomede Carafa per 1500 ducati.


Anno 1695: S.Benedetto in Perillis ha 68 fuochi.


Anno 1806-1808: Con la riforma amministrativa di Giuseppe Napoleone e di Murat, S.Benedetto in Perillis, viene aggregato al comune centrale di Popoli.


Anno 1816: S.Benedetto in Perillis si separa da Popoli e si unisce a Collepietro, che a sua volta si è separato da Navelli. Collepietro costituisce il comune " Centrale" e S.Benedetto " Il Riunito".


Anno 1947: S.Benedetto in Perillis riacquista la sua autonomia amministrativa.


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