Invito a visitare il "Presepe 2021"
Post di Ivana Fiordigigli
Ieri mattina, 8 dicembre, festività della Immacolata Concezione, nella chiesa "S. Maria Assunta" di Assergi è stato aperto al pubblico e si è potuto ammirare il presepe 2021. I presenti si sono avvicinati, manifestando interesse ed apprezzando le accurate realizzazioni, degli artisti che hanno collaborato, e soprattutto l'armonica composizione delle stesse che ha dato vita al PRESEPE e al suo tema di fondo:
E tra rocce, grotte, neve e vento
l'antico Assergi:
per una speranza di
r i n a s c i t a
Anche questo anno 2021 l'allestimento del presepe presso la chiesa è stato predisposto dalla associazione culturale "Assergi, cultura, memoria e montagna", con la particolare e preziosa collaborazione di Franco Dino Lalli, Franca Petricca, Antonio Del Sole e Gino Faccia. Domenica prossima, 12 dicembre, arricchiranno il presepe i Bambini e Bambine del Catechismo sotto la guida di Enzo Camillo e Adriano Cipicchia.
La splendida realizzazione nello scorso Natale 2020 del" Presepe Ottocentenario di San Franco", che aveva coinvolto tutta la navata destra della chiesa, è passata un po' in sordina per l'effetto "pandemia covid" e la poca possibilità di movimento ma, nonostante ciò, è stata molto ammirata dagli assergesi che hanno potuto vederlo e da molti turisti e pellegrini.
Questo anno 2021 si è voluto toccare un tasto un po' dolente per il paese di Assergi: una ricostruzione che tarda ad arrivare: infatti un aggregato sta abbastanza avanti con i lavori, un altro ha da poco iniziato i suoi, tutti gli altri sono in attesa, mentre le antiche costruzioni si sgretolano per i forti eventi atmosferici tipici della montagna, le infiltrazioni di acqua, l'impossibilità di una sia pur minima manutenzione.
Si vedono a volte gruppi di turisti che si aggirano per vicoli, viuzze e piazzette e ammirano angoli e caratteristici scorci, ma su di essi domina il silenzio e tutto uno sfondo deserto di vita. Resta la memoria di un passato non troppo lontano, ma finito, e un futuro che stenta a delinearsi.
Il Presepe di questo anno 2021 non poteva che esprimere una grande speranza, per un nuovo e più felice futuro, una speranza di rinascita non solo del paese in senso fisico, ma di una "vita di paese" fatta di rapporti e dialettiche sociali solidali e di sviluppo. Resta nostalgia, rimpianto, rammarico per le modalità, con cui ha proceduto la ricostruzione, e la sua lentezza, in mezzo alle difficoltà ancora in atto legate alla pandemia e alle nuove ondate di contagi
.
Il Presepe da un lato presenta il paese di Assergi attraverso due particolari luoghi della sua vita: una visuale di Piazza San Franco vista da dietro la fontana e con apertura prospettica alla stupenda facciata della chiesa "S. Maria Assunta" con il suo portale quattrocentesco e il lavorato e artistico rosone (realizzazione di Antonio del Sole); due particolari ricostruzioni di caratteristiche abitazioni di Piazzetta del Forno, cioè del cuore del centro storico (realizzazione di Franco Dino Lalli).
Dall'altro una simbolica rappresentazione di una delle "Rotte Chiochia", si apre ad accogliere il messaggio e il miracolo della Natività (ricostruzione del paesaggio opera di Franca Petricca).
La campagna e la faticosa vita pastorale e contadina di Assergi sono simboleggiate dalla accurata riproduzione in miniatura di attrezzi di campagna della vita contadina e pastorale della zona di qualche tempo fa: l'antico aratro, tirato dai buoi, l'asino carico con i "cajoni", la "caja" per portare più erba, l'asino con "le pioncette", la civera per l'erba, la "civera con la pioncia" per l'uva, la tinozza, il "porcile e ju regne " per il maiale (opera di Gino Faccia)
bello e suggestivo
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