Sinodo: cerimonia a Collemaggio per l’avvio della fase diocesana
Post Ivana Fiordigigli
Sottolineando l'importanza di tale evento anche per le singole parrocchie della diocesi dell'Aquila, riporto l'articolo de "Il Centro" del 18 ottobre 2021 a firma di Giustino Parisse.
"L’AQUILA. Il cardinale arcivescovo Giuseppe Petrocchi ha aperto, nella basilica di Collemaggio, la fase diocesana del Sinodo. Hanno concelebrato il vescovo ausiliare Antonio D’Angelo e il nunzio apostolico Orlando Antonini, alla presenza del clero diocesano e di centinaia di fedeli.
Pochi giorni fa, aprendo il Sinodo nella basilica di San Pietro il Papa ha detto: «Aprendo questo percorso sinodale, iniziamo con il chiederci tutti – Papa, vescovi, sacerdoti, religiose e religiosi, sorelle e fratelli laici – : noi, comunità cristiana, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell'umanità? Siamo disposti all'avventura del cammino o, timorosi delle incognite, preferiamo rifugiarci nelle scuse del “non serve” o del “si è sempre fatto così?”. Quello del Sinodo, ha detto ancora il Papa, “è un esercizio lento, forse faticoso, per imparare ad ascoltarci a vicenda evitando risposte superficiali”.
La fase diocesana sarà fino all’aprile 2022. Si tratta della fase di ascolto “dal basso” delle persone. La consultazione nelle diocesi si svolgerà, come annunciato dal cardinale, attraverso la creazione di gruppi sinodali, uno per ogni parrocchia, «senza concessione di latitanze ai latitanti», ha precisato il presule. Inoltre, attraverso l’istituto di scienze religiose, ci saranno corsi biennali per lettori, accoliti e catechisti. La Scuola per i ministeri della Chiesa sarà inaugurata l’11 novembre alle 17,30 all’Issr (via Vetoio). (g.p.)"
Il Sinodo è un'assemblea dei rappresentanti dell'episcopato cattolico che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa universale.
Il Sinodo diocesano è un’assemblea di sacerdoti e chierici indetta dal vescovo al fine di considerare i problemi della visita pastorale, riaffermare elementi di disciplina, promuovere la vita cristiana, il culto divino e la comunione ecclesiale.
Il Papa ha detto nella Lectio introduttiva di sabato 9 ottobre:
"Abbiamo bisogno di rinnovare il contatto con il mondo, la cultura, la gente, per dare corpo al Vangelo oggi. Torniamo ad ascoltare il grido di dolore e la domanda di ripartenza della gente, dei giovani e delle famiglie.
Ascolto, ricerca, proposta sono le tre azioni richieste alle comunità italiane. Uscire dal proprio orticello sicuro per entrare nel campo aperto del mondo, per raccogliere la sfida che il mondo di oggi pone al Vangelo. Per “raccontare” è necessario ascoltare, lasciar esprimere, capire, raccogliere le intuizioni più promettenti, prendere le distanze da ciò ci preoccupa, sognare, proporre, trovare vie nuove."
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