Gli alberi (N°5) di Giacomo Sansoni

 Post di Ivana F.

Si presenta anche oggi una nuova creazione di Giacomo Sansoni, un artista in bilico tra un idealizzato mondo sognato e desiderato, che rischia di diventare utopico di fronte a una dura realtà che incombe e tutto invade, ma pur si fa strada con sicurezza e voglia di riscatto.

A una terra che si stende arida e deserta, e per l'aridità con le zolle fratturate e spaccate tra sfumature di giallo viranti al bruciato, fa da linea di confine una fila di vegetazione dominata da un colore rossastro e  ruggine, non quello del titpico paesaggio autunnale, ma quello in cui il verde sembra del tutto cancellato, al di fuori del ciclo annuale delle stagioni e della vita.

Dietro questa linea un'aria fosca di gas, fumo e nubi.

Al centro della scena, in primo piano, un vecchio albero, sulla parte destra il tronco ferito e attorcigliato, con le radici stese e protese tra le zolle, come fossero lunghe serpi, i lunghi rami allungati verso la sinistra della scena e verso il cielo, alla ricerca di aria e di vento, che non trovano. 

Sullo sfondo un insieme di ciminiere industriali che spandono al cielo gas e veleni.

Qui la speranza Giacomo la affida al fragile, sottile e verde filo di erba, che pur si fa strada tra le zolle disseccate. Sta all'uomo trovare la forza per reagire e cambiare perché la vita possa proseguire, con coraggio e forza e reinventando il futuro.

In alto, sullo sfondo, la plastica rappresentazione della rappresentazione di due buchi dell'ozono neri e foschi, il cielo che si squarcia sulle ferite, che rompono non l'azzurro, ma una colorazione gialla abbagliante, che riflette il suolo inaridito.

Cosa vuol dire quella sottile passerella di collegamento fra il terreno arido e la fabbrica?

Tema di forte attualità, pericolo paventato ormai a livello mondiale, rischio di cambiamenti climatici drastici e non controllati o controllabili, emerge un messaggio scioccante di pessimismo cosmico.

Soltanto l'uomo può e deve reagire, soltanto l'uomo può invertire la rotta e cambiare le cose!


Gli alberi 

di Giacomo Sansoni



Commenti

  1. Non nego che questo gioco di indurre la dotta esegesi, da parte di Ivana mi piace e mi intriga. Anche perché sa leggermi meglio di uno psicologo

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