Mezzi di trasporto nella campagna (Lab. Memorie) - "I CAIONI"

Post di Ivana F.


 Mezzi di trasporto nella campagna (Lab. Memorie) -  "I CAIONI"," LA BARÈLLA", "LA CIVÈRA"  

Le foto,fatte da Ivana F.. riguardano la miniatura dell'attrezzo ricostruito da Gino Faccia e da lui spiegato nelle parti costitutive.


"I CAIONI"

 I "caIoni", posti sull'animale da soma agganciandoli al basto, precisamente agli "ascioni", con lo stesso sistema delle "pioncette", erano costruiti con tavole laterali e rami un po' curvi, per accogliere, o intrecciati a costituire il fondo, con maglie più o meno larghe secondo l'uso e i materiali da trasportare. I rami usati erano ad Assergi soprattutto ornello o "nocchia"; meno usata la "salce", anche perché in zona erano poche.

Servivano soprattutto per per portare a casa grano, erbe, fieno,"jervi", ferchione, ecc..., cioè servivano a "raunà".

C'erano anche quelli adatti a portare mele o altra frutta, al momento della raccolta, pannocchie di granturco o altro.

Mario Cavalieri nel testo "La Pujetta - Grammatica e vocabolario delle parole aquilane" indica il significato della parola "caiò" come "quantità", e la parola "caione" come "una grande quantità":

Lisandru me portette 'nu caione de mele

Lisandro mi portò una grande quantità di mele. (traduzione)

Come si vede, da contenitore per materiali da trasportare il "caione" all'Aquila è diventato un termine più generico che indica una misura di quantità, sia pure sommaria del prodotto che vi è dentro.

Nei paesi del circondario dell'Aquila, e anche in Assergi, i "caioni" si sono continuati ad usare anche nella seconda metà del Novecento, sino a quando ci sono stati asini o altri animali da soma da caricare per i lavori di campagna.

Nelle foto che seguono si noti il sistema delle legature dell'attrezzo da trasporto al basto, precisamente agli "ascioni" del basto.





Nelle foto si noti bene il fondo del "caione" da riempire. Esistevano anche quelli a maglie molto più strette.







LA BARÈLLA

Era un particolare e semplice tipo di attrezzo che si usava insieme alle "pionce" per poterle scaricare quando erano piene e pesanti. Erano costituite da due assi lunghe, rette alla estremità da due persone, e due traverse interne disposte a misura tale che la bigoncia potesse reggersi all'interno data la sua misura svasata e che non la faceva scivolare.


LA CIVÈRA

É simile alla barella, si portava in due persone, una avanti, una dietro per afferrare le due assi lunghe ma il contenitore centrale era come quello dei "caioni"; serviva per il trasporto a mano. L'interno è a maglie più o meno larghe secondo il materiale da trasportare.

Serviva anche per cacciare il letame dalle stalle

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