Giochi di una volta ad Assergi: Bussorologio (lab. Memorie)


Post di Ivana Fiordigigli

Bussorologio
Abbiamo già presentato il gioco Alì Alà o "Acchiapparella", che ha numerose varianti, ad esempio quella dei giocatori disposti a formare un cerchio e di uno che correndo tocca un componente; questo ultimo scappa girando il cerchio e cerca di riprendere il suo posto, salvandosi. Se non ci riesce, perché l’altro è più svelto, tocca un altro e cerca di prendere il suo posto, così il gioco continua.

Così lo racconta Franco Dino Lalli:

"Era un gioco di gruppo da svolgere all’aperto o in luoghi spaziosi che permettevano di poter correre senza ostacoli. Dopo aver scelto chi iniziava il gioco i giocatori per mano si disponevano in modo da formare un circolo chiuso. Il conduttore si poneva all’esterno del circolo e cominciava a girare intorno ad esso per scegliere a chi “bussare “, cioè dare un colpetto alle spalle di chi si sarebbe dovuto scontrare con lui. Infatti chi era stato scelto era costretto a lasciare il suo posto e a correre in senso contrario per riconquistare, prima del conduttore, il posto lasciato libero. Se arrivava prima il conduttore dall’altro senso, egli occupava il suo posto e i ruoli s’invertivano.

Bisognava essere veloci nell’esecuzione per riuscire a conquistare le posizioni, mentre gli altri, con un baccano infernale facevano il tifo per il favorito. Bisognava anche stare attenti, durante la corsa, a non sbattere uno contro l’altro. Talvolta quando ciò accadeva ci si poteva anche far male. Il gioco terminava quando tutti i componenti avevano potuto procedere alla sfida.

Ognuno di noi era come se si sentisse parte di quel quadrante, come se rappresentasse un’ora di quelle scandite in un tempo senza tempo e senza spazio, con tante meraviglie che diventavano i segni della nostra innocenza, della nostra fantasia ma soprattutto della nostra identità."






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