Giochi di una volta ad Assergi: ALÌ, ALÀ; A MAMMA (lab. Memorie)
Post di Ivana Fiordigigli
Gioco ALÌ, ALÀ; A MAMMA“” (Laboratorio della memoria con la collaborazione di Gino Faccia)
“Alì, Alà” è il gioco detto anche “acchiapparella”.
Si gioca all'aperto: questo gioco comincia con una conta, uno dei giocatori viene prescelto per "stare sotto".
Il giocatore che sta sotto deve riuscire a “toccare” uno degli altri giocatori; se ci riesce, il giocatore che è stato toccato prenderà il suo posto e a sua volta andrà sotto e dovrà “acchiappare” un altro bambino e così via.
Racconta Gino che “ALÀ” è un termine per partire e cercare di prendere qualcuno dei fuggitivi. Si poteva giocare in tanti o in pochi ragazzi, ma era sempre molto divertente ed impegnativo cercare di sfuggire al cercatore.
Questo gioco ha numerose varianti, ad esempio quella dei giocatori disposti a formare un cerchio e di uno che correndo tocca un componente; questo ultimo scappa girando il cerchio e cerca di riprendere il suo posto, salvandosi. Se non ci riesce, perché l’altro è più svelto, tocca un altro e cerca di prendere il suo posto, così il gioco continua.
Un’altra è quella di stabilire delle regole per potersi salvare dall’essere presi, assumendo certe posizioni o posizionandosi su luoghi rialzati.
Una ulteriore variante è quella che ci descrive Gino del gioco denominato “A mamma”. Un cercatore teneva un fazzoletto piegato, girato con un nodo, un “annue”. Se ti prendeva, ti “crocchiava” in testa con il nodo.; era il pegno da pagare.
Bisognava scappare e non farsi prendere da chi aveva il fazzoletto con il nodo perché ti avrebbe dato le botte in testa. A pensarci bene, racconta Gino, non è che fosse dura assai, non creava molti problemi, non faceva male. Era comunque una umiliazione!
(le foto sono prese da internet)
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