Tutti i Santi




di Mimina (con una scelta di passi presi da internet e che voglio proporre, uno da Facebook scritto da un parroco che seguo, uno da Frate Indovino)


    Oggi festeggiamo tutti i Santi, una schiera di particolarissimi uomini che hanno compiuto un particolarissimo percorso di vita, lasciandosi toccare da Dio e compiendo delle difficilissime e singolari scelte, che ancora a distanza di secoli cerchiamo di inquadrare razionalmente e di capire! In questo anno 2020, così travagliato e preoccupante sia dal punto di vista della salute sia dal punto di vista sociale ed economico e che ci sta facendo soffermare a riflettere sul passato, come sul presente della umanità, festeggiamo i Santi come coloro che hanno saputo individuare e compiere un chiaro cammino di vita.

Alle ore 11.00 anche nella chiesa di Assergi sarà celebrata la S. Messa per tutti i Santi, ricordando in particolare San Franco, Patrono e Protettore di Assergi, di cui si celebra in questo anno 2020 l'ottocentenario.




Domenica 1 Novembre 2020               La festa di Ognissanti nasce con la Chiesa stessa, perché, da subito, i fedeli sono ricorsi all’invocazione dei santi. I primi cristiani invocavano, con preghiere, la grazia di mantenersi forti nella fede e coraggiosi nelle contrarietà. Essi chiedevano, a coloro che già avevano testimoniato col sacrificio, di essere raccomandati al Signore. La festa venne istituita da papa Bonifacio IV, che trasformò il Pantheon, tempio dedicato a tutti gli dei dell’Olimpo, in una chiesa intitolata alla Vergine Maria e a Tutti i Santi. Il 13 maggio 609, ne celebrò il rito di consacrazione.

In questo giorno, Gesù parla a tutti noi dalla montagna e promette che, un giorno, saremo “beati”. Infatti, i Santi sono coloro che hanno ricevuto la ricompensa in Cielo, contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione: poveri in spirito, mansueti, tribolati, giusti, misericordiosi, puri, pacifici, perseguitati a causa di Gesù. Tutti Santi! Il Cielo è popolato di numerosi Santi, perché la santità non appartiene a pochi, ma è un cammino che ognuno può compiere per ricevere la sua corona di gloria. Santi non sono solo coloro i cui nomi leggiamo sul calendario, la cui vita è stata riconosciuta esemplare dalla Chiesa e che ci propone come modelli, perché peccatori come noi, hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, le loro tristezze. Santi sono tutti coloro che si salvano e sperano che accada per mezzo dei meriti di Gesù. Santi sono mamme e operaie, sposi e figli, professionisti e missionari, gente comune che vive affrontando le fatiche quotidiane con eroico sacrificio e con dignità, facendo anche essi parte della Comunione dei Santi. Oggi, la Chiesa sulla terra festeggia, unita a Maria, Regina di tutti i Santi, ai Santi, agli Angeli e agli Arcangeli, intorno al trono di Dio, coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna.

La Solennità di Tutti i Santi            La Solennità di Tutti i Santi viene celebrata a Roma fin dal secolo X, con digiuno e vigilia; ma già nel 609 il papa Bonifacio IV, autorizzato dall’imperatore Foca, aveva trasformato in chiesa il Pantheon, dedicandolo alla beata Vergine Maria e a tutti i martiri. 
L’intenzione era chiaramente di celebrare tutti i santi, in quanto nella loro assemblea confluiscono i martiri di tutta la terra. 

La solennità odierna onora quegli amici di Dio, canonizzati o no, che sono in possesso della gloria del cielo. 
La Chiesa viatrice sulla terra ha la gioia di esaltare  questi suoi membri eletti che formano l’assemblea festosa dei fratelli “divenuti modelli di vita e insieme potenti intercessori”. 

La santità non è il frutto dello sforzo umano che tenta di raggiungere Dio con le sue forze ma risposta dell’uomo all’iniziativa divina. Oggi è una festa di speranza: "l’assemblea festosa dei nostri fratelli” rappresenta la parte eletta e sicuramente riuscita del popolo di Dio; 
ci richiama al nostro fine e alla nostra vocazione vera: 
la santità, cui tutti siamo chiamati non attraverso opere straordinarie, ma con il compimento fedele  della grazia del battesimo


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