Madonna dei miracoli di Casalbordino - La storia del Santuario


Rubrica a cura di Domenica Faccia (Mimina)



Nel pomeriggio del lontano 10 giugno 1576, giorno antecedente la Solennità di Pentecoste, una terribile grandinata aveva devastato le campagne di Casalbordino. Un contadino, di nome Alessandro Muzio, il giorno seguente si reca nel proprio campo per constatarne i danni. Recitando il rosario sente la campana della chiesa parrocchiale di Casalbordino risuonare per la consacrazione della Sacra Ostia nella Messa festiva di Pentecoste. Inginocchiatosi per devozione vede comparirgli dinanzi in una luce sfolgorante la Beata Vergine Maria che lo rassicura sulle condizioni del suo campo, ma avverte anche che la grandinata c’è stata come punizione divina a causa dei peccati degli uomini e chiede di sollecitare il parroco nel invitare i parrocchiani al rispetto per il 3° comandamento, che prevede la santificazione del giorno festivo. Quando la Madonna svanisce si rende conto che dove Ella è comparsa il terreno è asciutto. La documentazione dell’avvenimento è conservata nell’archivio parrocchiale di Pollutri ed è stata scritta da don Giuseppe Muzio, figlio di Alessandro Muzio.Numerosi miracoli accompagnarono l'apparizione, tanto che venne definita inizialmente “Madre Santissima dei Miracoli”, poi “Santa Maria dei Miracoli” ed infine “Madonna dei Miracoli”. Anche la località dove era apparsa la Vergine, “Pian del Lago”, cambiò denominazione con quella di “Miracoli”. Sul luogo venne costruita una cappella, poi ampliata in un vero e proprio santuario, dal 1925 affidato ai monaci benedettini, che costruirono l'attiguo monastero. La Madonna dei Miracoli viene rappresentata sopra una quercia, circonfusa di luce, nell’atto di ammonire il vecchio contadino inginocchiato ai piedi dell’albero.

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