San Giovanni Battista





di Mimina e Ivana
San Giovanni Battista è il Santo patrono in Italia di città come Firenze, Genova e Torino e di tanti borghi in Italia; è festeggiato anche, tutti gli anni con molte manifestazioni, nel vicino paese di Assergi, Camarda, ed ivi al Santo è dedicata la chiesa parrocchiale.A San Giovanni Battista è dedicato anche il monastero benedettino di San Giovanni Battista di Collimento in Lucoli, che fa da punto di approdo al giovane S.Franco ed è il luogo ove matura la scelta di essere eremita.La notte a cavallo tra il 23 ed il 24 giugno è una notte molto particolare in cui riecheggiano antiche leggende, molte di origine pagana, ma sicuramente piene di fascino e di mistero.La maggior parte di questi antichi riti sono legati all’evento del solstizio d’estate: la notte più corta e il giorno più lungo dell’anno, cosa importantissima in una società rurale legata ai ritmi naturali; la natura giunge al massimo splendore ma, nonostante la forte rinascita, bisogna prestare attenzione agli eventi sfortunati come siccità, forti temporali o malattie delle piante, che rovinerebbero i raccolti. Molti sono riti propiziatori e magici.Ne ricordiamo qualcuno (ogni località li carica di qualche particolarità):I falò di San Giovanni, che vengono accesi al calar della sera. Mimina ricorda che ad Assergi , come da antica tradizione, si accendevano i fuochi in tutte le "Piazzette" e da bambina, ci saltava sopra. Io ricordo che a Paganica dal pomeriggio ragazzi e giovani giravano per chiedere a tutte le famiglie l'obolo di una fascina per alimentare i falò e sul far della sera tutti venivano accesi contemporaneamente in tutti i rioni e strade; si faceva a gare a fare quello più alto o di durata più lunga ed in fila ci si saltava, superando le fiamme e chiaramente con molto rischio personale; la "Via di Sotto" era uno spettacolo, perché da "Piazza S. Antonio" alla Piazza principale ne venivano accesi vari e si potevano osservare in successione, con file di giovani che correvano e saltavano (noi bambine ci accontentavamo di scavalcare qualche fiammella laterale).La preparazione dell'"acqua di San Giovanni; per curiosità si riporta una ricetta presa dal web: "Per realizzare il proverbiale elisir bisogna raccogliere una misticanza di erbe e fiori spontanei come iperico, lavanda, artemisia e malva, fiori e foglie di menta, rosmarino e salvia. Si possono trovare e raccogliere anche i fiordalisi, i papaveri, le rose o la camomilla, in base alle fioriture presenti nel proprio territorio. Dopo il tramonto le erbe raccolte vanno messe in acqua e si lasciano all’esterno per tutta la notte, così che possano assorbire la rugiada del mattino e acquisire proprietà “magiche”.La raccolta delle noci per la preparazione del "Nocino".
San Giovanni è il protettore dalle influenze malefiche, assicura la rinascita della luce, e per questo motivo in tutta Europa si accendono i fuochi di S. Giovanni, grandi falò che prendono vita nei campi in onore del sole, per propiziarsene la benevolenza. Si festeggia innanzitutto la potenza del Sole, luminoso, forte che combatte le tenebre, e l’inizio dell’estate. Sono centinaia i riti in Italia per la notte magica di San Giovanni, ma tutti comprendono il falò purificatore. Si bruciano le erbe vecchie, si salta il fuoco per avere fortuna, si mette la sua cenere sui capelli. Si balla e si richiamano gli antichi sabba.

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