Beata Teresa del Portogallo, la regina che diventò suora


Inizia sul sito, con l'articolo che più sotto segue, una rassegna, non preordinata, ma stilata sulle simpatie e preferenze della curatrice Domenica Faccia (per tutti Mimina), per recuperare un patrimonio culturale, storico, religioso, abruzzese e non, che andiamo perdendo e soprattutto perdono i giovani. La santa oggi ricordata e presentata, 17 Giugno 2020, è la Beata Teresa del Portogallo, la regina che diventò suora.

Questo fatto mi ha portato a guardare su un calendario il santo di oggi ed ho trovato citato San Ranieri, cosa che segnalo per particolari coincidenze, (l'essere eremita, l'aver rinunciato ai suoi beni, miracoli prima della morte) e un evento miracoloso, le campane che suonano da sole, in occasione della sua morte; sono episodi che lo accomunano a San Franco di Assergi e li ho letti sulla "Settimana Santa", rubrica pubblicata lunedì 15 giugno da "La Verità":

"17 giugno, San Ranieri di Pisa, 1115 - 1161. Dopo una gioventù passata in agi e frivolezze, scelse la povertà. Soggiornò anni in Terra Santa, poi rimpatriò e si fece eremita. Gli furono attribuiti miracoli già prima della morte, che per la leggenda fece suonare, da sole, le campane della città. E' patrono di Pisa e del principato di Monaco."

(I. F.)







di Mimina 
(Il 13 dicembre 1705 Teresa è beatificata dal pontefice Clemente XI con la bolla “Sollicitudo Pastoralis Offici”, unitamente alla sorella Sancia).

La Beata Teresa del Portogallo, al secolo principessa Teresa Sanches de Portugal, è forse la meno famosa tra le sante che porta questo nome. Talvolta è citata come Tarasia o Tareja. Esponente della numerosa prole di Sancio I, secondo sovrano portoghese. I suoi nonni paterni furono Mafalda di Savoia, figlia del conte Amedeo III, ed Alfonso I Henriques, primo re del PortogalloNacque nella città portoghese di Coimbra nel 1181; sposò il suo consanguineo (cugino) Alfonso IX, re di Castiglia e Léon, al quale diede tre figli: Sancha, Dulce e Fernando. Per le pressioni della chiesa e per il fatto che il papa Celestino III, a causa di questo matrimonio tra cugini primi, senza la dispensa papale, aveva scomunicato i sovrani del León e aveva lanciato l’interdetto sul regno di León, nel 1195 i due coniugi, anche sotto la minaccia che i figli Ferdinando, Sancha e Dolce furono dichiarati illegittimi, si dovettero separare e Teresa rientrò in Portogallo.Nel 1198, il matrimonio fu annullato, per consanguineità e Teresa, nel 1200, si ritirò in convento a Lorvão, che lei stessa aveva precedentemente fondato. Lo trasformerà in abbazia cistercense e nel 1229 prese il velo religioso.Alla morte del padre Sancio I nel 1211, Teresa avrebbe dovuto ereditare, secondo le disposizioni testamentarie di quest’ultimo, il castello di Montemor-o-Velho e tutto ciò che concerneva tale possedimento, compreso addirittura il titolo di “regina” in quanto signora di tale castello. Il nuovo sovrano Alfonso II, suo fratello, volendo accentrare nelle sue mani tutto il potere, non accettò dunque tale testamento ed impedì a Teresa di prendere possesso dei suoi titoli e dei redditi a lei spettanti, così come alle altre due sue sorelle Mafalda e Sancia. La crisi fu risolta, alla morte di Alfonso II, nel 1223, dal suo successore, Sancho II, che consentì alle zie di ricevere le rendite, pur mantenendo il controllo di castelli e città.Finalmente sia Teresa che le sorelle, che erano monache cistercensi, poterono rientrare nel loro convento. Teresa fu anche la cofondatrice del convento domenicano di Coimbra.Alla morte dell’ex marito nel 1230, favorì il passaggio della corona a San Ferdinando III, una dei cinque figli avuti da Alfonso IX (ex marito) da un secondo matrimonio con Berengaria, figlia di Alfonso VIII di Castiglia, incentivando così la pace tra i regni di Castiglia e di Léon.Risolte le diatribe dinastiche, Teresa poté dunque trascorrere il resto dei suoi giorni con circa trecento consorelle nel monastero portoghese di Lorvão. 
Qui morì il 18 giugno 1250.

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